Incon

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Incon di Nantes dallo scandinavo Håkon oppure Inge, in francese Incon de Nantes (... – dopo il 937) fu Jarl (equiparabile al nostro conte) dei Normanni e conte di Nantes, che dominò la Bretagna, tra il 931-937.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Di Incon non si conoscono gli ascendenti, che erano Normanni; infatti il cronista franco del periodo carolingio, Flodoardo, lo definisce semplicemente un Normanno (Incon Nortmannus)[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di Incon non si hanno molte notizie, viene citato dal cronista Flodoardo, nei suoi Annales.
Nel 919, secondo Flodoardo, i Normanni, sotto il comando di Ragenold, avevano occupato la Bretagna[2], come ci conferma anche il documento n° XXVII de La chroniques de nantes[3] (I Normannii arrivarono in Bretagna navigando la Loira e iniziarono la conquista dalla contea di Nantes[3]), inclusa la contea di Nantes che, dopo la morte (907) del re di Bretagna, Alano I il Grande, era stata assegnata a Folco I d'Angiò, con l'incarico di combattere sia i Vichinghi che i Bretoni, come risulta dai Gestis Consulum Andegavensium[4].

Nel 931, quando i Bretoni, che al momento dell'invasione, avevano trovato rifugio in Inghilterra (un gran numero di Bretoni avevano seguito il conte di Poher, Mathuedoï e suo figlio, Alano detto il Barbatorta in Inghilterra, presso, Atelstano[5], futuro re d'Inghilterra, che in questo documento viene già definito, re d'Inghilterra[6]), iniziarono i loro tentativi di rioccupare il loro regno, sotto la guida di Alano detto il Barbatorta[7], ottenendo un iniziale successo[8], dove viene citato il comandante dei normanni, Felecan, che fu ucciso con molti dei suoi[8].
A Felecan succedette Incon, che, era accampato alla foce della Loira, e, in quello stesso anno, intervenne in Bretagna e, dopo aver sconfitto e scacciato i Bretoni la riconquistò[8]. Anche La chroniques de nantes ricorda questi avvenimenti e precisa che Alano Barbatorta ed i suoi Bretoni furono costretti a rifugiarsi nuovamente in Inghilterra[7].

Nel 933, il duca di Normandia, Guglielmo I detto Lungaspada prestò omaggio al re dei Franchi Rodolfo di Borgogna (Raoul) per le regioni che aveva appena conquistate[9] e ricevute in dono (quelle terre facevano parte del regno di Bretagna dall'868, regnante il re Salomone) da re Rodolfo[10]. Guglielmo assunse anche il titolo di "duca dei Bretoni", come appare su alcune monete di quel periodo.

Targa posta sul palazzo comunale di Plourivo a ricordo della battaglia del fiume Trieux, tra Alano detto il Barbatorta e Incon (sulla targa è scritto Icon, e nons Incon).

Nel 935, ancora secondo Flodoardo, i Normanni della Bretagna, attaccarono la regione del Berry, per saccheggiarlo, ma furono sconfitti, con pesanti perdite e scacciati dagli abitanti della regione[11].

Secondo ANGLO-SAXON-ENGLAND dello storico britannico, Frank Stenton, nel 936, Alano, anche con l'aiuto di Atelstano, divenne conte di Vannes e di Nantes[12], dopo aver sconfitto i Normanni, guidati da Incon, sulle sponde del fiume Trieux, vicino a Plourivo.

Nel 937, ancora secondo Flodoardo, i Normanni si scontrarono diverse volte con i Bretoni di Alano, che erano rientrati a più riprese dall'esilio, venendone sconfitti[13]. Incon coi suoi Normanni infine dovettero abbandonare la Bretagna, la terra che avevano devastato[13].

Di Incon non si conosce la data esatta della morte.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Di Incon non si conosce alcuna discendenza

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]