Imboscata di Castellaneta

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Imboscate della Puglia
Veduta di Castellaneta
Data11 settembre 1943
LuogoPuglia
EsitoLiberazione dei comuni
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
950 uomini
10 mitraglieri d'artiglieria
3600 uomini
50 partigiani italiani
6 carri pesanti
Perdite
67 morti e 97 prigionieri72 morti e 120 feriti
22 civili morti 1 militare italiano ucciso
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Le imboscate della Puglia furono una serie di scontri avvenuti tra l'11 settembre e il 13 Settembre del 1943, durante la Seconda guerra mondiale, tra i paracadutisti tedeschi e la prima divisione aviotrasportata britannica, nei comuni di Castellaneta, Mottola e Martina Franca, durante l'Operazione Slapstick.

L'imboscata a Castellaneta[modifica | modifica wikitesto]

La notte del 10 Settembre il generale George F. Hopkinson decide di inoltrarsi verso nord da 2 lati, per tentare di vedere se i tedeschi fossero ancora presenti in massa e se fossero in grado di contrattaccare. Mentre le truppe della 4ª Brigata Paracadutista raggiunsero Massafra, i fanti di Hopkinson si spingevano verso Castellaneta iniziando a notare che i tedeschi stavano evacuando l'area. Non appena il generale Heidrich venne a sapere dell'avanzata, sfruttò la conformazione del terreno per posizionare 250 uomini armati di mitragliette leggere e artiglieria, per proteggere la ritirata e preservare le truppe. Gli Italiani, vista la situazione decisero di agire a favore degli Alleati e iniziarono a sabotare la ritirata, tuttavia presto i tedeschi iniziarono a uccidere chiunque si opponesse ai loro ordini, commettendo una strage i paracadutisti uccisero così 22 civili ed un carabiniere. Nonostante la Resistenza nazista, i Britannici sfondarono la linea, anche grazie alla superiorità numerica evidente, e costrinsero i soldati a ritirarsi ben presto e anche in maniera disordinata. Castellaneta così fu raggiunta poco dopo e liberata completamente dall'occupazione tedesca.

Gli scontri di Mottola[modifica | modifica wikitesto]

Mottola per quanto riguarda l'operazione fu uno dei punti in cui si combatté di più. Qui la 4ª Brigata paracadutisti arrivò l'11 Settembre, notando che i tedeschi erano ancora presenti nella zona e sapendo che Mottola è situata alla cima di una collina e che ciò sarebbe stato un vantaggio per i tedeschi. Così aspettano l'arrivo dei rinforzi da sud per attaccare da più fronti. La difesa tedesca iniziò ad agire con colpi di artiglieria che ferirono in totale 27 britannici. Dopo l'arrivo del 10 battaglione però presto i tedeschi furono costretti a ritirarsi permettendo di liberare Mottola.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

La morte del generale Hopkinson fu comunque un duro colpo per la brigata, per il carisma di quest'ultimo e la sua esperienza in ambito militare. Questa imboscata assieme a quella avvenuta a Mottola sono le più sanguinarie dell'Operazione Slapstick e secondo lo storico Liddell Hart poteva essere evitata pianificando meglio l'offensiva. Dal punto di vista tedesco, nonostante le 112 perdite tra Mottola e Castellaneta, la ritirata dei tedeschi evitò una potenziale battaglia che poteva costare caro all'intera divisione paracadutisti presente nella zona. Lo stesso giorno[1] 22 civili e 1 militare di Castellaneta persero la vita per essersi avvicinati alle truppe alleate.[2] Il comandante generale George F. Hopkinson muore in conseguenza delle ferite riportate.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ EPISODIO DI CASTELLANETA, 11.09.1943 (PDF), su straginazifasciste.it.
  2. ^ anpi, I fatti luttuosi del dopo armistizio del 1943 a Castellaneta (Ta) nel ricordo di un giovanissimo testimone ., su www.anpibrindisi.it, 8 giugno 2020. URL consultato il 15 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Nikolaos Theotokis, Airborne Landing to Air Assault: A History of Military Parachuting, Pen and Sword Military, 30 luglio 2020, ISBN 978-1-5267-4702-0. URL consultato il 16 settembre 2023.
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