Il Falco Rosso

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Il Falco Rosso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
PeriodicitàMensile
Fondazione1949
DirettoreLuciano Borciani
 

Il Falco Rosso è stata una rivista a fumetti pubblicata dall'Associazione Falchi Rossi Italiani[1], finanziata dalla Federazione dei Giovani Socialisti Italiani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal primo agosto 1949, Il Falco Rosso fu pubblicato per la prima volta come bollettino interno dell'Associazione Falchi Rossi Italiani (AFRI). A partire dal gennaio 1950 uscì con una nuova edizione stampata per il pubblico e gli associati. In seguito fu pubblicato in un formato a colori con più pagine e più articoli, racconti e fumetti.

Il giornale mirava a stringere i legami fra le basi territoriali e il centro nazionale dei giovani socialisti. Erano invitati a collaborare i dirigenti provinciali con idee ed esperienze di lavoro, indirizzi pedagogici ed educativi che dovevano dare la possibilità al periodico di essere una scuola di lavoro e formazione per gli associati all’Associazione Falchi Rossi Italiani

La vita di questo giornale per giovani, con uscite non sempre regolari, a metà anno del 1950 chiuse le sue pubblicazioni. L'AFRI invitò i propri associati a leggere Pioniere, il quale divenne anche il periodico dei suoi associati.[2][3]

Il primo giugno 1950, in occasione dell'allora Giornata Internazionale dell’Infanzia, furono fatte in molte città italiane delle manifestazioni organizzate unitariamente dai Falchi Rossi e dai Pionieri e da qui iniziò e si sviluppò la collaborazione unitaria con l’Associazione Pionieri d’Italia che porterà nell’arco di due anni alla completa integrazione delle due associazioni e la nascita della rivista Pioniere, a partire dal settembre 1950, il quale iniziò a essere il giornale di entrambe associazioni.[4]

ll Comitato Ricerca Associazione Pionieri (CRAP) ha contribuito alla ricerca e alla valorizzazione di tutti i giornali e i documenti qui descritti.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

I principali personaggi dei vari fumetti furono:

  • Pifferino, protagonista, riveste il ruolo del disoccupato.
  • Fattore, antagonista.
  • Celerino, antagonista.
  • Corrierino, antagonista.

Autori[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli autori e disegnatori troviamo, oltre al direttore responsabile Luciano Borciani, Renata Viganò.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comitato Ricerche Associazione Pionieri, Associazione Falchi Rossi Italiani, su ilpioniere.org. URL consultato il 29 giugno 2020.
  2. ^ Antonio Canovi, Pioniere e Falchi Rossi, in Italia contemporanea, n. 214, marzo 1999.
  3. ^ Marco Fincardi, Introduzione a: "Pionieri e Falchi Rossi". L'associazionismo infantile di Sinistra nell'Italia del dopoguerra. Dai gruppi reggiani alla rete nazionale, in L'almanacco, XVII, n. 30, febbraio 1998, pp. 9-17.
  4. ^ Costanza Staccoli Castracane, I falchi rossi: un'esperienza di educazione extrascolastica della sinistra italiana negli anni del dopoguerra, Università degli studi di Roma, Facoltà di Filosofia, Istituto di Pedagogia, 1980.
  5. ^ Comitato Ricerche Associazione Pionieri, Il Falco Rosso: indice generale, su ilpioniere.org. URL consultato il 29 giugno 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]