IV Congresso dei Soviet dell'Unione Sovietica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Elezione dei delegati del IV Congresso dei Soviet dell'Unione Sovietica
Legislatura IV
Leader
Partito
Voti
-
72,49%
Seggi
1 236 / 1 582


Differenza %
Diminuzione5,64%
V

Il IV Congresso dei Soviet dell'Unione Sovietica si tenne nel 1927. I bolscevichi ottennero 1162 seggi su 1603.[1]

Svolgimento delle elezioni[modifica | modifica wikitesto]

Le elezioni si tennero ad aprile, sebbene inizialmente fossero state programmate per il 1º gennaio,[senza fonte] in un sistema monopartitico, siccome il Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico) era l'unico legale. La campagna elettorale fu comunque caratterizzata da manifestazioni di dissenso, con i trotskisti che lamentavano la perdita del "controllo dei corpi legislativi" da parte del partito.[2]

Alcuni nelle campagne cercarono di sollevare il risentimento popolare contro il partito, ma il tentativo non ebbe successo poiché i religiosi, come preti e diaconi, ottennero il diritto di votare alle elezioni,[non chiaro] mentre ad alcuni fu tolta la cittadinanza a causa dell'opposizione agli obiettivi dell'URSS.[3][4][5][6][7][8]

All'indomani delle elezioni, furono registrati un avvicinamento al governo da parte dei contadini e l'ottenimento di una maggiore rappresentanza da parte della popolazione ebraica.[9][10]

H. N. Brailsford, nel suo libro Come funzionano i soviet, descrisse il funzionamento delle elezioni:

"Si stavano svolgendo le elezioni generali in Russia durante il mio soggiorno quest'anno. A parte i rapporti sui giornali, difficilmente lo si sarebbe sospettato... Non c'è organizzazione che possa compilare una lista alternativa di candidati, e se per disgrazia ciò stesse per succedere in un'area elettorale, non ci sarebbero i preparativi... Non si stabilisce alcun grande obiettivo di politica alle elezioni dei soviet... L'affare delle elezioni serve piuttosto a scegliere le persone che si assumeranno giorno per giorno l'amministrazione. L'intera struttura dei soviet si presta naturalmente a questa limitazione... I soviet delle città e dei comuni, che sono eletti direttamente, sono autorità municipali il cui raggio d'azione e i cui metodi non differiscono granché da quelli dei corpi municipali altrove... L'atmosfera delle elezioni per i soviet a Mosca è, pertanto, più simile a quella di un'elezione municipale inglese che a quella delle elezioni parlamentari generali... L'atmosfera delle elezioni e dei dibattiti nei soviet stessi, invece, è stranamente lontana dalla politica per come è concepita dalle democrazie occidentali. Una grande famiglia, animata da un solo proposito, siede in queste occasioni per amministrare la sua proprietà comune... L'ultima fase delle elezioni russe è l'incontro generale che accetta i candidati ed affida loro il mandato... Penso che in qualunque occasione si sarebbe raggiunta l'unanimità, e questo è appunto l'obiettivo delle elezioni in Russia."[11]

Il Congresso elesse il Comitato esecutivo centrale dell'URSS, scegliendo 135 membri effettivi e 63 candidati per il Soviet delle Nazionalità e 450 membri effettivi e 170 candidati per il Soviet dell'Unione.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chanin, p. 122.
  2. ^ Junius B. Wood, "Soviet Russia's Fourth General Election Quiet: Voting Progresses Without Political Speeches or Campaign Issues," The Cornell Daily Sun, February 10, 1927.
  3. ^ Loren R. Graham, The Soviet Academy of Sciences and the Communist Party, 1927-1932, Princeton: Princeton University Press, 1967, p. 89-91, 92, 95.
  4. ^ Tracy McDonald, Face to the Village: The Riazan Countryside under Soviet Rule, 1921-1930, Buffalo: University of Toronto Press, 2011, p. 111.
  5. ^ Hugh D. Hudson Jr., Peasants, Political Police, and the Early Soviet State: Surveillance and Accommodation Under the New Economic Policy, New York: Palgrave MacMillan, 2012, p. 59.
  6. ^ O. Velikanova, Popular Perceptions of Soviet Politics in the 1920s: Disenchantment of the Dreamers, New York: Palgrave Macmillan, 2013, p. 99.
  7. ^ Glennys Young, Power and the Sacred in Revolutionary Russia: Religious Activists in the Village, University Park, PA: Pennsylvania State University Press, 1997, p. 143-144, 188-189, 227, 255, 258-259.
  8. ^ Golfo Alexopoulos, Stalin's Outcasts: Aliens, Citizens, and the Soviet State, 1926-1936, London: Cornell University Press, 2003, p. 18, 20, 22-23, 87, 161.
  9. ^ Daniel Thorniley and Kevin Gardiner, Rise And Fall Of The Soviet Rural Communist Party 1927-39, New York: Palgrave Macmillan, 1988, p. 32-33.
  10. ^ Benjamin Pinkus, The Jews of the Soviet Union: The History of a National Minority, New York: Cambridge University Press, 1988, p. 82.
  11. ^ H.N. Brailsford, A Soviet Election Archiviato il 22 marzo 2017 in Internet Archive., "How the Soviets Work," Vanguard Press, November 1927 (from the Vanguard Studies of Soviet Russia), NY; Marxist Internet Archive.
  12. ^ (RU) Высшие органы государственной власти СССР, su Справочник по истории Коммунистической партии и Советского Союза 1898 - 1991. URL consultato il 7 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]