Halime Hatun

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Halime Hatun (turco ottomano: حلیمه خاتون, "la paziente" o "la gentile"; ... – ...; fl. XIII secolo) è stata una nobildonna ottomana, secondo la tradizione moglie di Ertuğrul e madre del primo sultano ottomano, Osman I.

Halime Hatun
Tomba tradizione di Halime Hatun, Söğüt
Luogo di sepolturaSöğüt
DinastiaOttomana
Consorte diErtuğrul
FigliGündüz Alp
Saru Batu Savci Bey
Osman I
ReligioneIslam sunnita

Tradizione e analisi storica[modifica | modifica wikitesto]

L'esistenza di Halime Hatun è controversa, non essendo citata in nessuna fonte documentale ed essendo nota come la moglie di Ertugrul e la madre dei suoi figli, fra cui Osman I, solo attraverso tradizioni orali e folklore. Per questo motivo, la maggior parte degli storici dichiara che la madre di Osman è "sconosciuta"[1][2].

Tuttavia, l'identità di Halime come madre del loro capostipite è stata riconosciuta e onorata dalla dinastia ottomana fino ad Abdulhamid II, che fece restaurare quella che è dai più considerata la tomba di Halime, a Söğüt, inaugurandola poi con una sontuosa cerimonia pubblica[3][4].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la tradizione, fu la madre dei tre figli di Ertuğrul:[2][5][6][7][8][9]

Presunte sepolture alternative[modifica | modifica wikitesto]

Tomba di "Halime Hatun" a Gevaş

Sebbene la tradizione riconosca la tomba di Söğüt come quella di Halime, esistono almeno due teorie alternative a questo.

A Gevaş, esiste un mausoleo datato 1358 dedicato ad "Halime Hatun"[10], una donna che viene dichiarata come come la figlia di Melik Izeddin, sovrano selgiuchide della dinastia Karakoyunlu[11][12][13][14].

Inoltre, secondo altri, la madre di Osman sarebbe sepolta a Domanic e il suo nome sarebbe piuttosto Hayme Hatun, sebbene solitamente questi siano considerati il nome e la sepoltura della madre di Ertugrul piuttosto che di sua moglie[15].

Cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Selim Deringil, The Well Protected Domains, p. 32.
  2. ^ a b (EN) Heath W. Lowry, The Nature of the Early Ottoman State, State University of New York Press, 1º febbraio 2012, p. 153, ISBN 978-0-7914-8726-6.
  3. ^ Yok, OsmanGazi, p. 45.
  4. ^ (EN) Cemal Kafadar, Between Two Worlds: The Construction of the Ottoman State, University of California Press, 8 maggio 1995, p. 185, ISBN 978-0-520-91805-4.
  5. ^ (EN) Caroline Finkel, Osman's Dream, John Murray Press, 19 luglio 2012, ISBN 978-1-84854-785-8.
  6. ^ (EN) Barbara H. Rosenwein, Reading the Middle Ages, Volume II: From c.900 to c.1500, Third Edition, University of Toronto Press, 3 maggio 2018, p. 455, ISBN 978-1-4426-3680-4.
  7. ^ Ertuğrul (PDF), su cdn.islamansiklopedisi.org.tr (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2019).
  8. ^ (TR) Prof Dr Abdülkadir Özcan, Prof Dr Alaattin Aköz e Prof Dr Fahameddin Başar, İslam Tarihi ve Medeniyeti - 12: Osmanlılar-1, 30 ottobre 2018, ISBN 978-605-7558-43-5.
  9. ^ (EN) Rudi Paul Lindner, Explorations in Ottoman Prehistory, University of Michigan Press, 2007, pp. 20-29, ISBN 978-0-472-09507-0.
  10. ^ (EN) The Cambridge History of Turkey, p. 307.
  11. ^ (EN) Controversial new building slammed as ‘visual pollution’ at 700-year-old Seljuk tomb - Türkiye News, su Hürriyet Daily News, 20 agosto 2014.
  12. ^ Internet Archive, A traveller in Turkey, Routledge & Kegan Paul, 1985, p. 73, ISBN 978-0-7102-0281-9.
  13. ^ Oktay Aslanapa, Turkish art and architecture, Faber & Faber, 1971, pp. 171-172, ISBN 978-0-571-08781-5.
  14. ^ (EN) Diana Darke, Eastern Turkey, Bradt Travel Guides, 2011, ISBN 978-1-84162-339-9.
  15. ^ (AR) Turgut Güler, Mahzun Hududlar Çağlayan Sular, Ötüken Neşriyat A.Ş., ISBN 978-605-155-702-1.
  16. ^ (TR) Esra Bilgiç kaç yaşında ve nereli? Ramo dizisinde Sibel karakterini canlandıran Esra Bilgiç kimdir?, su Sabah.

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