Gymnothorax

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Gymnothorax
Murena nera (Gymnothorax unicolor)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Elopomorpha
Ordine Anguilliformes
Sottordine Muraenoidei
Famiglia Muraenidae
Sottofamiglia Muraeninae
Genere Gymnothorax
Bloch, 1795
Sinonimi

Ahynnodontophis (Fowler, 1912)
Heteromyrus (Pietschmann, 1935)
Lycodontis (Jordan & Evermann, 1896)
Muraenophis (Lacepède, 1803)
Neomuraena (Girard, 1858)
Polyuranodon (Kaup, 1856)
Priodonophis (Kaup, 1860)
Pseudomuraena (Johnson, 1862)
Rabula (Jordan & Davis, 1891)
Sidera (Kaup in Duméril, 1856)
Siderea (Kaup, 1856)
Thyrsoidea (Kaup, 1856)
(fonte: WoRMS)

Specie

vedi testo

Gymnothorax (Bloch, 1795) è un genere di pesci appartenente alla famiglia Muraenidae[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

G. moringa, specie tipica delle barriere coralline atlantiche dei Caraibi
La grossa G. mordax vive lungo le coste della California
G. rueppelliae; le murene escono dalla tana di notte per cacciare
Spesso più specie condividono la tana: G. prasinus e G. thyrsoideus
La piccola G. zonipectis, specie tropicale non aggressiva
G. nudivomer è riconoscibile per l'interno della bocca, di un giallo vivace
G. pictus si è specializzata nel cacciare i granchi nelle pozze di marea
G. prionodon, specie australiana dalla particolare livrea maculata
La mascella faringea, un secondo paio di mascelle nascosto nell'esofago
G. breedeni è una rara specie diffusa nei pendii corallini
G. eurostus è una specie dalla livrea estremamente variabile

Il nome del genere Gymnothorax viene dal greco "Gymnos" (nudo) e dal latino "thorax" (torace); si tratta infatti di pesci dal torace nudo privo di squame (una caratteristica comune in realtà a tutte le murene)[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Al genere Gymnothorax appartengono alcune delle murene più grosse; alcune specie tropicali infatti, come G. javanicus, G. favagineus e G. funebris, possono addirittura raggiungere i 3 metri di lunghezza. Altre specie invece, come G. griseus e G. thyrsoideus, misurano mediamente 40 cm di lunghezza e raggiungono solo occasionalmente i 60 cm.

Rispetto ad altre murene (come Muraena) le specie del genere Gymnothorax hanno un capo molto grosso e sviluppato, e meno slanciato. Anche le narici tubolari sono generalmente più piccole e meno evidenti che in Muraena. Solo alcune specie presentano un capo più o meno slanciato e meno tozzo, come G. undulatus e G. rueppelliae.

L'aspetto generale è quello comune alle altre murene. La colorazione è estremamente variabile a seconda della specie. Molte di queste sono tropicali e abitano le barriere coralline; per una diretta specializzazione a questo habitat hanno quindi assunto vivacissime colorazioni, striate o maculate, e che talvolta (per mimetismo) continuano anche all'interno della bocca (come in G. favagineus e G. isingteena). Altre specie invece sono direttamente identificabili per la vivace colorazione dell'interno della bocca, diversa da quella del resto del corpo (come in G. meleagris e G. nudivomer).

Altre specie invece (principalmente non tropicali), come G. unicolor (l'unica nel Mar Mediterraneo), hanno colorazioni meno vivaci, senza disegni particolari lungo il corpo.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Molte specie, principalmente quelle di maggiori dimensioni, sono ospiti frequenti di labridi e gamberetti pulitori.

Le specie più piccole e gli esemplari giovani possono essere talvolta predati da serpenti di mare, squali o addirittura da murene più grosse dello stesso genere.

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Al contrario di come molti pensano, nessuna specie di murena è velenosa, né tanto meno aggressiva: mordono solo se seriamente disturbate. Il rischio è più alto solo quando viene offerto del cibo all'animale. Per questo, la pratica molto usata dai sub di cibare le murene in immersione con delle esche è sconsigliata: non avendo una vista eccezionale, è capitato in una barriera corallina che una murena gigante, confondendo la mano di un sub per un'esca, staccò accidentalmente un dito con un morso. Le murene del genere Gymnothorax sono in realtà molto timide e temono l'uomo; inoltre la credenza popolare che il morso di una murena sia velenoso, non è fondata. L'unico rischio in caso di morso è che la ferita si infetti.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Le murene del genere Gymnothorax possono cacciare svariati tipi di prede; principalmente si cibano di pesci, molluschi e crostacei. Le specie più grosse si nutrono soprattutto di cefalopodi (principalmente polpi), che arrivano a stremare avvitandosi su sé stesse dopo il morso, così da staccare le braccia e da rendere in brandelli il corpo molle. Altre specie invece, come G. pictus, si sono adattate a cacciare i granchi nelle pozze di marea.

Al contrario di come molti pensano, le murene non cacciano in agguato aspettando che passi una preda davanti alla tana. Molte specie hanno abitudini crepuscolari e rimangono negli anfratti solo di giorno, per uscirvi di notte. Non avendo una vista eccezionale, confidano nelle loro incredibili capacità olfattive per scovare nel buio i pesci che dormono tra i coralli e le rocce. Grazie al corpo serpentiforme e al muco scivoloso lungo il corpo, riescono a raggiungere i ripari delle prede inaccessibili ad altri predatori, come gli squali o le cernie.

Gymnothorax funebris

Come le altre murene, le specie del genere Gymnothorax sono dotate di una "mascella" aggiuntiva nell'esofago allo scopo di inghiottire al meglio prede voluminose (mascella faringea).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Gymnothorax javanicus
Gymnothorax favagineus
Gymnothorax isingteena
Gymnothorax meleagris
Gymnothorax flavimarginatus
Gymnothorax fimbriatus
Gymnothorax griseus
Gymnothorax prasinus
Gymnothorax miliaris

Sia FishBase[3] che World Register of Marine Species[4] riconoscono un totale di 128 specie valide nel genere Gymnothorax.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gymnothorax, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 28 gennaio 2018.
  2. ^ Giuseppe Mazza, Gymnothorax isingteena, su Monaco Nature Encyclopedia, 19 luglio 2013. URL consultato il 21 giugno 2021.
  3. ^ Fish Identification, su fishbase.mnhn.fr. URL consultato il 21 giugno 2021.
  4. ^ WoRMS - World Register of Marine Species - Gymnothorax Bloch, 1795, su marinespecies.org. URL consultato il 21 giugno 2021.

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