György Pauk

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György Pauk (Budapest, 26 ottobre 1936) è un violinista ungherese naturalizzato inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

György Pauk entra all'Accademia di musica Franz Liszt di Budapest nel 1945. Studia con Imre Waldbauer e János Temesváry; completa gli studi con Ede Zathureczky col quale si diploma. Ha fatto il suo debutto con l’orchestra all'età di 14 anni a Budapest.

Nel 1953 vince il primo premio al Concorso di Budapest. Dopo la rivolta ungherese, nel 1956 lascia l'Ungheria e si trasferisce nei Paesi Bassi. Nello stesso periodo partecipa a diverse competizioni internazionali, vincendo nel 1956 il primo premio[1] al Premio Paganini di Genova. Nel 1957 vince il primo premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera e nel 1959 ottiene il primo premio al Concorso Long-Thibaud di Parigi.[2]

Debutta a Londra nel 1961 con la London Symphony Orchestra sotto la direzione di Lorin Maazel, e nello stesso anno si stabilisce a Londra.[3] Poco dopo debutta negli Stati Uniti con la Chicago Symphony diretta da Georg Solti. Nel 1964 è nominato professore al Royal Northern College of Music di Manchester.

Nell'ambito del repertorio contemporaneo ha collaborato con i compositori Witold Lutosławski, Krzysztof Penderecki, Alfred Schnittke, Peter Maxwell Davies e Michael Tippett. Ha dato la prima esecuzione di diversi concerti tra cui il Triplo Concerto di Michael Tippett (1980).[3]

Su incoraggiamento di Annie Fischer, nel 1973 Pauk si esibisce nuovamente a Budapest.

Dopo aver rallentato l'attività concertistica, Pauk si dedica con più intensità all'insegnamento. Nel 1987 viene nominato professore di violino alla Royal Academy of Music di Londra, e ha insegnato al Conservatorio di Winterthur (Svizzera). Si è ritirato dall'attività concertistica nel 2007.

Suona sullo Stradivari "Massart" del 1714, appartenuto precedentemente a Joseph Lambert Massart,[4] e su un Guadagnini del 1740.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ex aequo con Gérard Poulet
  2. ^ Jean-Michel Molkhou, Les grands violonistes du XXe siècle, p. 427
  3. ^ a b Max Loppert, voce Pauk György, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 2001, p. 241
  4. ^ (EN) Antonio Stradivari, Violin, Cremona, 1714, the 'Massart' | Tarisio, su tarisio.com. URL consultato il 24 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Max Loppert, voce Pauk György, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition (edited by Stanley Sadie), Vol. 19, Macmillan Publishers Limited, 2001, p. 241
  • Jean-Michel Molkhou, György Pauk, in Les grands violonistes du XXe siècle, Tome II - 1948-1985, Paris, Buchet Chastel, 2014, pp. 427–428

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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