Gustavo Sforni

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Gustavo Sforni (Firenze, 1888Bologna, 1939) è stato un pittore, mecenate e collezionista d'arte italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È noto soprattutto per essere stato uno dei maggiori collezionisti italiani di inizio Novecento.

Mecenate dei pittori Oscar Ghiglia e Mario Puccini, curò personalmente la loro crescita artistica e commerciale, fino ad essere travolto dalla passione della pittura.

Si votò quindi a moduli stilistici postmacchiaioli, ma non ebbe mai la fama del pittore affermato, sebbene negli ultimi anni venga inserito con maggiore frequenza in mostre e rassegne che celebrano i fasti di questo movimenti artistico.

Fu uomo di cultura vicino agli intellettuali de La Voce, nonché un uomo molto facoltoso. I suoi meriti furono, quindi, legati ad un collezionismo illuminato che mirò a valorizzare gruppi non ancora in auge come i postmacchiaioli, anche se la sua fama si consolidò attraverso alcune importanti acquisizioni di artisti come Cézanne e Van Gogh. Fu Sforni ad acquistare nel 1910 a Parigi, il quadro Il giardiniere, che dopo una serie di vicissitudini entrò a far parte della collezione della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Crispolti, Naturalismo e realismo in L'arte moderna, Fratelli Fabbri editore, 1967
  • Margherita D'Ayala Valva, La collezione Sforni. Il «giornale pittorico» di un mecenate fiorentino (1909-1939), Firenze, Olschki, 2005.
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