Guglielmo III Salusio VI

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Guglielmo III Salusio VI
Giudice di Cagliari
Stemma
Stemma
In carica1257 –
1258
PredecessoreGiovanni Torchitorio V
Successoreestinzione del Giudicato
Altri titoliMarchese di Massa e Corsica
NascitaCèpola, ?
MorteGenova, 1258
PadreRusso, di casata sconosciuta, con il titolo di Marchese
MadreMaria de Serra
ConsorteFrancesca, di Casato sconosciuto.

Ebbe anche un'amante chiamata Crescia

FigliDa sua moglie Francesca, Guglielmo ebbe una figlia:
  • Alasia

Guglielmo III Salusio VI, detto Cèpola o Cipolla (Cèpola, ... – Genova, 1258), è stato l'ultimo giudice del Giudicato di Cagliari.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo regnò durò circa un anno, dal 1257 al 1258.

Nato probabilmente nella villa di "Cèpola", situata nei pressi di Quartu (campidano di Cagliari)[1] assunse il titolo di giudice a seguito dell'assassinio, da parte di sicari pisani, del giudice cagliaritano Giovanni Torchitorio V detto Chiano, suo cugino[1]. Come il suo predecessore anche Guglielmo continuò la politica filoligure e antipisana e nel 1257 scacciò i pisani dalla rocca di Castel di Castro[1]. Questo fatto scatenò la furia di Pisa che quindi formò una coalizione militare con gli altri tre giudicati sardi filopisani e lo attaccò[1] .

Il 20 luglio 1258, dopo quattordici mesi di guerra, Santa Igia, capitale del Giudicato di Cagliari, venne conquistata dalla coalizione e Guglielmo fu costretto a fuggire a Genova dove morì poco tempo dopo senza lasciare eredi. Il giudicato di Cagliari fu quindi smembrato e diviso fra i vincitori e dopo 258 anni cessò di esistere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Cesare Casula - La storia di Sardegna. Sassari, 1994.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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