Gruppi etnici del Giappone

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Secondo statistiche sul censimento del 2018, il 97,8% della popolazione totale del Giappone è giapponese; la percentuale restante, è invece costituita da cittadini stranieri residenti in Giappone.[1] Negli ultimi anni, a causa dell'invecchiamento della popolazione giapponese e della mancanza di forza lavoro locale, il numero di lavoratori stranieri in Giappone ha subito un incremento drastico. Secondo un articolo del 2018, circa 1 su 10 dei giovani adulti residenti a Tokyo è cittadino straniero.[2]

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

Cittadini stranieri in Giappone nel 2000 per paese di provenienza.[3]

Circa il 2,2% della popolazione totale legalmente residente in Giappone è composto da cittadini stranieri. Di questi, secondo i dati del 2018 forniti dal governo giapponese, i gruppi principali sono i seguenti:[4]

Nationalità Popolazione Percentuale di
Cittadini stranieri Popolazione totale
Bandiera della Cina Cina 764.720 28,3% 0,64%
Bandiera della Corea del SudBandiera della Corea del Nord Corea (Corea del Sud + Chōsen)[N 1] 479.198 17,7% 0,40%
Bandiera del Vietnam Vietnam 330.835 12,3% 0,28%
Bandiera delle Filippine Filippine 271.289 10,0% 0,23%
Bandiera del Brasile Brasile 201.865 7,5% 0,17%
Bandiera del Nepal Nepal 88.951 3,3% 0,07%
Bandiera di Taiwan Taiwan 60.684 2,2% 0,05%
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 57.500 2,1% 0,04%
Bandiera dell'Indonesia Indonesia 56.346 2,1% 0,04%
Bandiera della Thailandia Thailandia 52.323 1.9% 0,04%
Bandiera del Perù Perù 48.362 1,8% 0,04%
Altri 635.787 23,6% 0,50%
Totale (al 2018) 2.731.093 100% 2,2%

Le statistiche sopra riportate, non includono i circa 30.000 militari statunitensi di stanza in Giappone, né tengono conto degli immigranti illegali. Le statistiche non tengono conto nemmeno delle minoranze etniche come gli Ainu o i ryukyuani, dei cittadini naturalizzati (inclusi coreani e cinesi), e dei discendenti di immigranti. La popolazione legalmente residente in Giappone totale nel 2018 è di circa 126.440 milioni.[5]

Gruppi etnici indigeni del Giappone[modifica | modifica wikitesto]

Artigiano Ainu a Nibutani, Hokkaidō

Ainu[modifica | modifica wikitesto]

Gli Ainu (アイヌ?, Ainu, in lingua ainu アィヌ Aynu), sono la popolazione indigena dell'isola di Hokkaidō, delle isole Curili, dell'isola Sakhalin e di una parte della penisola della Camciatca. Secondo il governo giapponese oggi, gli ainu in Giappone sono circa 25.000; stime non ufficiali invece, ne contano oltre 200.000.[6]

Ōbeikei[modifica | modifica wikitesto]

Gli ōbeikei (欧米系?, Ōbeikei, letteralmente "occidentali"), sono il gruppo etnico nativi delle isole Bonin, oggi parte della prefettura di Tokyo.

Yamato[modifica | modifica wikitesto]

Gli Yamato (大和民族?, Yamato minzoku, letteralmente "etnia Yamato"), il gruppo etnico nativo dominante del Giappone.

Ryukyuani[modifica | modifica wikitesto]

I ryukyuani (琉球民族?, Ryūkyū minzoku, in lingua di Okinawa Ruuchuu minzuku o Duuchuu minzuku), sono la popolazione indigena delle isole Ryūkyū nel Giappone meridionale. I ryukyuani si dividono in diversi gruppi etnici: gli Uchinānchu, gli Amami, i Miyako, gli Yaeyama e gli Yonaguni. Le lingue parlate dai ryukyuani, insieme al giapponese e ai suoi dialetti, sono considerate uno dei due rami delle lingue nipponiche.[7] I ryukyuani hanno una cultura propria con alcuni elementi matriarcali, religioni indigene e una cucina tipica con introduzione tardiva del riso (XII secolo).

Est asiatici[modifica | modifica wikitesto]

Paifang della Chinatown di Yokohama

Cinesi[modifica | modifica wikitesto]

I cinesi in Giappone sono una delle più grandi minoranze etniche del Giappone. Comprendono lo 0,52% della popolazione totale del Giappone e si concentrano maggiormente nelle zone di Osaka, Tokyo e Yokohama.

Hongsalmun della Koreatown di Ikuno, Osaka

Coreani[modifica | modifica wikitesto]

I coreani in Giappone sono la quinta più grande minoranza etnica del paese; la maggior parte giunse in Giappone agli inizi del XX secolo.

Orok[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Orok.

Nivchi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la seconda guerra mondiale, un ristretto numero di nivchi, andò a vivere in Hokkaido quando le Sakhalin meridionali vennero evacuate dal governo giapponese.

Mongoli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mongoli in Giappone.

Sud-est asiatici[modifica | modifica wikitesto]

Filippini[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007, secondo il ministero della giustizia, i filippini in Giappone contavano un numero di 202.592 persone, rendendoli la terza più grande minoranza etnica del Giappone insieme ai brasiliani.[8]

Birmani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Birmani in Giappone.

Indonesiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Indonesiani in Giappone.

Vietnamiti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Vietnamiti in Giappone.

Sud asiatici[modifica | modifica wikitesto]

Secondo un articolo, Tokyo è la città con maggiore concentrazione di sud asiatici in Giappone.[9]

Bengalesi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bengalesi in Giappone.

Indiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Indiani in Giappone.

Nepalesi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Nepalesi in Giappone.

Pachistani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pachistani in Giappone.

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Italiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Italiani in Giappone.

Britannici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Britannici in Giappone.

Francesi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Francesi in Giappone.

Irlandesi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Irlandesi in Giappone.

Russi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Russi in Giappone.

Nordamericani[modifica | modifica wikitesto]

Americani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Americani in Giappone.

Sudamericani[modifica | modifica wikitesto]

Brasiliani[modifica | modifica wikitesto]

In Giappone, che è la patria della seconda più grande comunità brasiliana fuori dal Brasile, risiede una significativa comunità di brasiliani. I brasiliani in Giappone, costituiscono anche il più grande gruppo di parlanti portoghesi in Asia, perfino più grande di quelli delle ex colonie portoghesi di Timor Est, Macao e Goa combinati; allo stesso modo, il Brasile mantiene il primato come patria della più grande comunità giapponese fuori dal Giappone.

Peruviani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Peruviani in Giappone.

Colombiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Colombiani in Giappone.

Mediorientali[modifica | modifica wikitesto]

Curdi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Curdi in Giappone.

Turchi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Turchi in Giappone.

Iraniani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Iraniani in Giappone.

Ebrei[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia degli ebrei in Giappone.

Africani[modifica | modifica wikitesto]

Nigeriani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Nigeriani in Giappone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lo stato del Giappone riconosce la Repubblica di Corea (Corea del Sud) come stato sovrano dell'intera penisola coreana e, per questo motivo, non considera validi i passaporti rilasciati dalla Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord). In Giappone, si usa il termine chōsen per riferirsi a tutti i coreani residenti in Giappone che non detengono né la cittadinanza giapponese né quella sudcoreana.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) 在留外国人統計(旧登録外国人統計) 在留外国人統計 月次 2018年12月 | ファイル | 統計データを探す, su 政府統計の総合窓口. URL consultato il 9 luglio 2020.
  2. ^ (JA) 外国人最多の249万人、東京は20代の1割 人口動態調査, su 日本経済新聞 電子版. URL consultato il 9 luglio 2020.
  3. ^ Japan Statistics Bureau, su stat.go.jp. URL consultato l'8 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2007).
  4. ^ (JA) 在留外国人統計(旧登録外国人統計) 在留外国人統計 月次 2018年12月 | ファイル | 統計データを探す, su 政府統計の総合窓口. URL consultato il 5 giugno 2020.
  5. ^ Statistics Bureau Home Page/Population Estimates Monthly Report, su stat.go.jp. URL consultato il 5 giugno 2020.
  6. ^ Barbara Aoki Poisson, The Ainu of Japan, Minneapolis : Lerner Publications Co., 2002. URL consultato il 4 giugno 2020.
  7. ^ (EN) James B. Minahan, Ethnic Groups of North, East, and Central Asia: An Encyclopedia, ABC-CLIO, 10 febbraio 2014, ISBN 978-1-61069-018-8. URL consultato il 4 giugno 2020.
  8. ^ (EN) Reiji Yoshida, Inevitably, newcomers play growing role, su The Japan Times, 1º gennaio 2008. URL consultato il 10 luglio 2020.
  9. ^ (EN) Chinatowns and Little Indias take shape in Tokyo, su Nikkei Asian Review. URL consultato il 10 luglio 2020.

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