Graecopithecus

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Graecopithecus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineEuarchontoglires
(clado)Euarchonta
OrdinePrimates
SottordineHaplorrhini
InfraordineSimiiformes
ParvordineCatarrhini
SuperfamigliaHominoidea
FamigliaHominidae
SottofamigliaHomininae
TribùGraecopithecini
GenereGraecopithecus
Gustav H. R. von Koenigswald, 1972
Specie
Graecopithecus freybergi

'Graecopithecus (Graecopithecus Gustav H. R. von Koenigswald, 1972) è un genere estinto di primati della famiglia degli ominidi, che si ritiene sia vissuto nel miocene intorno a 7.2 milioni di anni fa nei Balcani in Europa[1].

Il genere fu originariamente riconosciuto nel 1972 da Gustav Heinrich Ralph von Koenigswald, sulla base di un unico fossile, ritrovato nel 1944 vicino ad Atene[2].

Al genere appartiene la specie estinta Graecopithecus freybergi, identifica sulla base di un fossile di mandibola, scoperta nel 1944 a Pyrgos, Atene, in Grecia, e un dente scoperto a Azmaka in Bulgaria nel 2012 [3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Anche se non c'è consenso tra gli studiosi[4], il genere viene classificato tra gli ominidi, una famiglia di primati risalente al Miocene inferiore cui appartengono gli esseri umani e gran parte delle scimmie antropomorfe, oltre a diversi gruppi fossili, tra i quali gli australopitechi[5].

Si ritiene che rientri nel gruppo delle grandi scimmie che, come quelle appartenenti al genere Ouranopithecus, abbiano abitato l'Europa meridionale già a partire dal Miocene[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Graecopithecus, su paleobiodb.org. URL consultato l'11 maggio 2024.
  2. ^ (DE) Gustav Heinrich Ralph von Koenigswald, Ein Unterkiefer eines fossilen Hominoiden aus dem Unterpliozän Griechenlands. In: Proceedings of the Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappe, in PROC. KKL. NEDERL. AKAD. WETENSCH.,, vol. 75, 1972, pp. 385-394.
  3. ^ (EN) Controversial Study Claims Apes and Human Ancestors Split in Southern Europe, su smithsonianmag.com. URL consultato il 10 maggio 2024.
  4. ^ Telmo Pievani, Homo sapiens e altre catastrofi, Meltemi, 2018, ISBN 9788883538520.
  5. ^ (EN) Human evolution, su britannica.com. URL consultato l'11 maggio 2024.
  6. ^ (EN) 8.7-Million-Year-Old Fossil Suggests Ancestors of Humans and African Apes Evolved in Europe, su sci.news. URL consultato l'11 maggio 2024.

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