Gobius cruentatus

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Ghiozzo boccarossa
Gobius cruentatus
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Osteichthyes
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Gobioidei
Famiglia Gobiidae
Sottofamiglia Gobiinae
Genere Gobius
Specie G. cruentatus
Nomenclatura binomiale
Gobius cruentatus
Gmelin, 1789
Sinonimi

Gobius rubens
Rafinesque, 1810

Particolare della testa e della bocca

Il ghiozzo boccarossa (Gobius cruentatus Gmelin, 1789) è un pesce di mare appartenente alla famiglia Gobiidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È diffuso nel mar Mediterraneo occidentale e nell'Oceano Atlantico orientale tra La Manica ed il Marocco. È comune nei mari italiani.

È meno costiero dei congeneri, vive infatti tra i 5 ed i 30 m in ambienti scogliosi con spiazzi di sabbia e nelle praterie di Posidonia oceanica. I giovani vivono più vicino a riva, soprattutto tra le posidonie. Non è eurialino come altri Gobius.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un Gobius molto tipico ma, a causa della colorazione può essere confuso dal profano con Thorogobius ephippiatus, infatti la sua testa è coperta di macchie rosso vivace, le labbra in particolare sono di un rosso molto acceso, e di ben visibili papille nere disposte a linee. In genere ci sono 3 o 4 macchie chiare sul dorso ed una fila di macchie scure sui fianchi, su sfondo marrone rossiccio. Ha una sagoma piuttosto massiccia anche se non quanto il ghiozzo testone. I raggi filamentosi nella parte alta della pinna pettorale tipici del ghiozzo paganello sono piccoli e poco vistosi.

Raggiunge i 15 cm di lunghezza.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Solitario, vive nei pressi di una tana in cui si rifugia al minimo disturbo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si ciba di vari invertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

I giovani hanno una colorazione molto meno vivace rispetto agli adulti e si possono facilmente confondere con altri Gobius.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si cattura con varie reti e con le lenze a fondo innescate con esche naturali. Sebbene sia commestibile e adatto alle fritture non ha alcun valore sui mercati.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia 1991 ISBN 88-425-1003-3
  • Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 88-8039-472-X
  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975

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