Giuseppe Polignani

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Giuseppe Polignani (3 ottobre 18221882) è stato un avvocato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Polignani (all'anagrafe Giuseppe Vincenzo, Francesco Paolo), discendente da una nota famiglia putignanese, nacque a Monopoli (BA) il 3 ottobre 1822 dal dott. fisico e membro della Carboneria (1820) Gaetano Polignano e da donna Maria Teresa Azzone. Fu docente universitario dal 1863 al 1882, giurista e avvocato in Napoli, dove risiedette.

Autore di diversi testi giuridici e traduttore di opere dal tedesco, nel 1875 fondò la rivista di studi giuridici Il Filangierì con Enrico Pessina e Federico Persico.[senza fonte]

Morì in Monopoli il 1º agosto 1882.

Tra i suoi allievi Emmanuele Gianturco[1], che il Polignani introdusse negli ambienti forensi napoletani.

La città di Monopoli gli ha dedicato una strada del centro abitato.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La dottrina della ratihabitio studii di Giuseppe Polignani, 1869 poi Forgotten Books, 2018
  • Discorso pronunziato sul feretro del commendatore Sante Martinelli, 1870
  • La conditio viduitatis ed il matrimonio ecclesiastico
  • Sinopsi delle Pandette giustinianee per Giuseppe Polignani ad uso de' suoi uditori, 1874
  • Gustav Ludwig Theodor Marezoll e Giuseppe Polignani, Trattato delle istituzioni del dritto Romano, Nabu Press, 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Emmanuele Gianturco, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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