Giulia Blasi

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Giulia Blasi al Festival internazionale del giornalismo di Perugia (2018)

Giulia Blasi (Pordenone, 14 novembre 1972) è una scrittrice, conduttrice radiofonica e giornalista italiana, specializzata in temi relativi alla condizione femminile e al femminismo.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Friulana, vive e lavora a Roma.[2]

Ha aperto il primo blog nel 2002.[3]

Ha collaborato con riviste quali Donna Moderna, Marie Claire e Vogue, ed è autrice di programmi radiotelevisivi, fra cui Hashtag, programma satirico di Rai Radio 1. È stata anche redattrice senior del periodico digitale Il Tascabile, edito dall'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani.

Nel 2017 ha ideato la campagna #quellavoltache[2][4], con lo scopo di raccogliere e rendere note le testimonianze vittime di molestie e abusi sessuali, raccontando non solo i singoli episodi, ma anche le conseguenze sulle loro vite e l'eventuale corso delle loro denunce.[5][6] La campagna partì pochi giorni prima della più famosa #MeToo.[7]

Nel 2018 ha pubblicato Manuale per ragazze rivoluzionarie dove affronta il tema del patriarcato nella società[8] e propone soluzioni per superarlo.[9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Capitoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giulia Blasi, È un momento straordinario per il femminismo, il che significa che è un momento terribile per le donne, in Elle, 25 novembre 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato il 15 agosto 2019).
  2. ^ a b c Alessandro Frau, Giulia Blasi (#quellavoltache): "Da due giorni il mio sito è sotto attacco hacker", su AGI. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  3. ^ Andrea Delogu, Giulia Blasi: Ecco perché non sai chi sono, in Panorama, 28 giugno 2013. URL consultato il 12 aprile 2018.
  4. ^ Irene Graziosi, Finché gli uomini saranno bomber - Intervista all'ideatrice di #quellavoltache, in Vice, 17 ottobre 2017. URL consultato il 12 aprile 2018 (archiviato il 9 aprile 2018).
  5. ^ Beatrice Montini, Weinstein, Giulia Blasi e le storie su #quellavoltache: «Se c’è squilibrio di potere non c’è mai consenso. Basta processare le vittime», in Corriere.it, 15 ottobre 2017. URL consultato il 12 aprile 2018 (archiviato il 18 ottobre 2017).
  6. ^ Annalisa Grandi, Scandalo Weinstein: il produttore pagò le spese legali di Clinton dopo il caso Lewinsky, in Corriere.it, 16 ottobre 2017. URL consultato il 12 aprile 2018 (archiviato il 29 aprile 2018).
  7. ^ Elisabetta Ambrosi, MeToo, cos’è cambiato un anno dopo. “Nel 2018 raddoppiate donazioni alla Casa delle donne. E sono cresciute le denunce”, in Fatto Quotidiano, 6 ottobre 2018. URL consultato il 22 ottobre 2018 (archiviato il 7 ottobre 2018).
  8. ^ Mila Campisi Agosti, Manuale per ragazze rivoluzionarie…e giovani femministe felici, in Il Sole 24 ore, 18 novembre 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  9. ^ Marilù Oliva, Tutto quello che sul femminismo non vi avevano detto, in HuffPost.it, 19 novembre 2018. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato il 19 giugno 2019).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN103677878 · ISNI (EN0000 0000 7577 6285 · SBN TSAV148228 · LCCN (ENn2015066570 · BNF (FRcb161727001 (data)