Giovanni Martino Hamerani

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Una medaglia di Giovanni Hamerani:
"Clemente X apre la Porta Santa, 1675"

Giovanni Martino Hamerani (Roma, 10 febbraio 1646Roma, 28 giugno 1705) è stato un medaglista italiano. Giovanni Martino, noto anche semplicemente come Giovanni, era figlio di un altro medaglista, Alberto Hamerani e di Maria Aguccia. Faceva parte di una dinastia, gli Hamerani, fondata da Johann Andreas Hameran, un incisore di conii proveniente dalla Bassa Baviera e presente a Roma dal 1616.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Innocenzo XI: scudo
INNOCEN XI PONT MAX A IX busto con mantello e zucchetto; HAMERANVS • F • in basso DEXTERA/TVA/DOMINE/PERCVSSIT/INIMICVM in quattro linee; 1684 in esergo.
AR, scudo (31,84 g, 12h). Zecca di Roma. Datato 1684.
Alessandro VIII: testone
Busto con camauro, mozzetta e stola; HAMERANVS sotto il busto. Buoi che tirano un aratro; spighe intorno; in esergo lo stemma Patrizi (monsignor Giovan Battista, presidente di Zecca).
AR, testone (9,11 g, 12h). Zecca di Roma. Datato anno pontificale 1 e MDCXC (1690).

Secondo Venuti e Forrer nacque a Roma il 30 ottobre 1649[1][2], mentre secondo il Dizionario Biografico degli Italiani nacque il 10 febbraio 1646[3].

Nel 1667 sposò Brigida Melchiorri. In seguito la coppia ebbe vari figli. Nel 6 gennaio 1669 in Roma dal Notaro Francesco Salvi firmò un contratto per l'incisione dei conii per la zecca di Ronco chiamatovi dal marchese Napoleone Spinola[4][5].

Alla morte del padre fu nominato medaglista da papa Clemente X e in seguito da Innocenzo XI, Alessandro VIII, Innocenzo XII e Clemente XI.

Nel 1684 Giovanni divenne membro dell'Accademia di San Luca, su proposta di Giacinto Brandi allora "principe dell'Accademia". L'accademia possiede un suo ritratto opera di Pier Leone Ghezzi[6]. Il cartiglio recita: Iohannes • Hamerani • Rom. // Pont Numismatum Incisor // vixit an LII obiit die XXVIII ivn mccv.

Morì nel 28 giugno 1705.

Lasciò sei figli: Plautilla, Ermenegildo, Colomanno, Settimia, Ottone e Floradecia. La figlia Beatrice, anche lei medaglista era morta l'anno prima. Oltre a Beatrice si distinsero nell'arte di incisori di medaglie anche Ermenegildo e Ottone.

Giovanni Martino ha lasciato sui conii diverse firme, tra cui J. HAMERANVS, OPUS HAMERANI ed anche un semplice G H per una medaglia coniata nel I anno di pontificato di Clemente X Altieri. Le medaglie incise sono più di cento, per la maggior parte legate direttamente alle attività dei pontefici romani. Ci sono anche medaglie per le sedi vacanti, una con il busto del cardinale inglese Philip Howard e altre ancora.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Johann Andreas Hameran
Margherita Corradini
Maria Aguccia
Alberto Hamerani
Brigitta Marchionni
Giovanni Martino Hamerani
(1646-1705)
Anna Hamerani
(1642-1679)
Beatrice Hamerani
Ermenegildo Hamerani
Ottone Hamerani
(1694-1761)
Teresa Velli
Maria Antonia Fuga
Ferdinando Hamerani
Giovanni Hamerani
Gioacchino Hamerani

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Venuti: Numismata.. p. XXXIII
  2. ^ Forrer, p. 399.
  3. ^ Valentina Sapienza: voce "Hamerani" nel Dizionario Biografico degli Italiani
  4. ^ Agostino Olivieri, Monete e medaglie degli Spinola, pp. 118-119
  5. ^ Testo del contratto su Wikisource
  6. ^ Pier Leone Ghezzi, Ritratto di Giovanni Hamerani, su Accademia Nazionale di San Luca. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN37150565718706252442 · ISNI (EN0000 0000 6924 1604 · CERL cnp02085897 · ULAN (EN500082559 · GND (DE1041239351