Giovanni Gherardi (attore)

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Giovanni Gherardi detto Flautino in un'incisione di Nicolas Bonnart

Giovanni Gherardi (Spoleto, prima metà del 1600 – Parigi, 22 marzo 1683) è stato un attore teatrale e musicista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si trasferì in Francia nella seconda metà del '600 e debuttò intorno al 1675 a Parigi dove ebbe grande successo riproponendo la tradizione degli Zanni musici. Era conosciuto con il nome d'arte di Flautino per la sua bravura nel riprodurre, accompagnandosi con la chitarra, il suono di varî strumenti a fiato.

Nulla si sa della sua gioventù e della sua attività artistica prima del 1675, periodo in cui debuttò sulle scene del Théâtre-Italien, unendosi ad una compagnia di attori italiani che recitava stabilmente a Parigi dal 1660 e che annoverava nel suo organico nomi di prestigio quali Tiberio Fiorilli (o Fiorillo) e Giuseppe Domenico Biancolelli detto Dominique.

Sposò Leonarda Galli, anche lei attrice, dalla quale nel 1663 ebbe un figlio, Evaristo, destinato a diventare uno dei più prestigiosi Arlecchini di Francia, famoso anche per la pubblicazione[1][2] del repertorio della compagnia italiana che recitava all'Hôtel de Bourgogne a Parigi, di cui lui stesso faceva parte.

Gherardi sapeva anche suonare bene la chitarra, come evidenziato dai quattro versi sottostanti il ritratto dell'attore eseguito da Nicolas Bonnart[3]:

«Avec sa guittare touchée, / plus en maître qu'en écolier, / il semble qu'il tienne cachée / une flute dans son gosier»

Un altro ritratto dell'attore è conservato a Roma nella Biblioteca e museo teatrale del Burcardo.[4]

Da queste incisioni si vede che il costume e la maschera di Flautino sono simili a quelli di Brighella: pantaloni, cappello e mantello bianchi bordati di passamaneria rossa, maschera bruna con baffi neri. Il personaggio stesso è un discendente diretto di Brighella, lo Zanni furbo e intrigante, scaltro inventore di trucchi e stratagemmi, ma sempre senza cattiveria.

Secondo alcune fonti[5][6] fece proprie le sregolatezze dello Zanni e fu condotto alla rovina dalla sua vita depravata, fu imprigionato e successivamente espulso dalla Francia.

In realtà, come risulta dall'atto seguente, Gherardi morì nella sua casa di Parigi:[7]

«Le mardy 23e jr de mars 1683 fut inhumé dans le cimetierre de St. André des Arcs Jean Gherardi, comédien italien de la trouppe du Roy, natif de Spolette en Italie, dioceze de Spolette, de l'Estat ecclesiastique, décédé le jour précédent en sa maison, rue St. André, présents Dominique Biancollelj et Ange Lollj, tous deux comédiens de la trouppe royale italienne soussignez: Dominico Biancolelli, Ange Lolly»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le theatre italien de Gherardi, ou le recueil general de toutes les comedies et scénes françoises jouées par les comediens italiens du roi, pendant tout le temps qu'ils ont été au service, Biblioteca pubblica di Lione, 1741
  2. ^ Testo: Le theatre italien de Gherardi
  3. ^ Nicolas Bonnart, Flautino, incisione su rame, mm 235 x 178, Parigi, Biblioteca nazionale di Francia, Département des estampes
  4. ^ Anonimo, Flautino, mm 65 x 44
  5. ^ Enciclopedia dello Spettacolo fondata da Silvio D'Amico, UNEDI-Unione Editoriale Roma, Casa Editrice SADEA - Le Maschere, 1954 - (ristampa del 1975)
  6. ^ Treccani - Giovanni Gherardi/
  7. ^ Auguste Jal, Dictionnaire critique de biographie et d'histoire. Errata et supplement pour tous les dictionnaires historiques d'après des documents authentiques inédits, Paris 1872, pp. 640, 793, 1242

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Rasi, I comici italiani, I, 2, Firenze 1897, pp. 1006-1008
  • Oskar Klinger, Die Comédie italienne in Paris nach der Sammlung von Gherardi, Strassbourg 1902, p. 121
  • Renzo Guardenti, Gli italiani a Parigi. La Comédie italienne (1660-1697). Storia, pratica scenica, iconografia, Roma 1990, I, pp. 19, 119 s.; II, p. 177
  • Anna Migliori, Contributo alla storia dell'Ancien Théâtre-Italien, in Biblioteca teatrale, VIII (1973), pp. 97, 101, 105 s.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]