Giovanni Antonino

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Giovanni Antonino

Sindaco di Brindisi
Durata mandato27 aprile 1997 –
20 novembre 2003
PredecessoreLorenzo Maggi
SuccessoreBruno Pezzuto (commissario prefettizio)

Dati generali
Partito politicoIndipendente (dal 2002)
In precedenza:
PRI (fino al 1994)
FI (1994-2002)
Titolo di studioLaurea triennale in giurisprudenza
Laurea magistrale in scienze politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Macerata
Università di Malta
ProfessioneConsulente aziendale

Giovanni Antonino (Brindisi, 24 giugno 1958) è un politico italiano, sindaco di Brindisi dal 1997 al 2003.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Eletto consigliere comunale della città di Brindisi nel maggio del 1990 nelle file del Partito Repubblicano Italiano, viene nominato assessore alle Attività produttive nello stesso anno e vi rimane in carica sino al 1992, allorché diviene assessore all'Urbanistica. Nel 1994, dopo aver partecipato alla fondazione del partito Forza Italia, dà vita ad un proprio movimento politico inizialmente chiamato Alleanza per Brindisi, poi ribattezzato Uniti Per Brindisi ed infine Centro Democratico, con cui viene eletto sindaco nel novembre del 1997. Nel 2002 viene riconfermato sindaco con il 72,4% dei voti, dopo un ribaltone che lo porta dalla guida di una coalizione di centrodestra al capeggiare una giunta di centrosinistra.[1][2]

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2003 viene arrestato, insieme ad altri cinque fra assessori e consiglieri comunali di centrosinistra e di Forza Italia, con accuse di concussione, corruzione e truffa.[3] Le vicende giudiziarie portano inevitabilmente alle dimissioni da sindaco. Il conseguente processo viene ribattezzato la "Tangentopoli brindisina" e si conclude con il patteggiamento a 3 anni e 6 mesi di reclusione che Antonino sconta in parte in carcere.[4] L'esperienza spinge l'ex sindaco a scrivere il libro autobiografico Il peggiore di tutti, pubblicato nel 2004.
  • Nel 2007 Antonino viene arrestato per corruzione in relazione alla realizzazione di un impianto di rigassificazione da parte della British Gas.[5] Nel 2012 il reato è dichiarato prescritto per decorrenza dei termini.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sindaci, a Brindisi la vittoria più larga, laRepubblica.it, 29 maggio 2002
  2. ^ Il principe del ribaltone che aspettava le manette, Gian Antonio Stella, Corriere della Sera, 10 ottobre 2003
  3. ^ Brindisi, arrestato il sindaco Antonino, laRepubblica.it, 9 ottobre 2003
  4. ^ Dopo Antonino, Consales è il secondo sindaco di Brindisi arrestato in 13 anni, ANSA, 6 febbraio 2016
  5. ^ Brindisi, scandalo rigassificatore. Arrestato l'ex sindaco: corruzione, laRepubblica, 12 febbraio 2007
  6. ^ Brindisi: sentenza British gas, confiscata l'area del rigassificatore Archiviato il 22 dicembre 2016 in Internet Archive., laRepubblica.it, 13 aprile 2012

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Brindisi Successore
Lorenzo Maggi 27 aprile 1997-20 novembre 2003 Bruno Pezzuto (commissario)