Giovane Montagna

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Giovane Montagna
AbbreviazioneGM
Fondazione1914
ScopoAlpinismo, conoscenza e studio delle montagne, sottolineatura dei valori umani e cristiani.
Sede centraleBandiera dell'Italia Torino
Lingua ufficialeitaliano
Sito web

La Giovane Montagna è una associazione alpinistica italiana fondata nel 1914[1].

Ha sede a Torino. Mette a disposizione dei soci e degli amanti della montagna alcune case per ferie ed alcuni bivacchi. Pubblica la Rivista di Vita Alpina.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È stata fondata a Torino nel 1914 da 12 giovani con lo scopo di praticare l'alpinismo senza dimenticare i valori umani e cristiani. Tra i suoi soci è stato presente Pier Giorgio Frassati.[3]

Sezioni[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente l'associazione consta delle seguenti sezioni: Cuneo • Genova • Ivrea • Mestre • Milano • Modena • Moncalieri • Padova • Pinerolo • Roma • Torino • Venezia • Verona • Vicenza. Ad esse si aggiunge la Sottosezione Pier Giorgio Frassati che è attualmente inserita nell`ambito della Presidenza Centrale della Giovane Montagna e si rivolge ad appassionati di montagna e Soci distribuiti sull`intera nazione che non hanno la possibilità di avvicinare materialmente l'associazione nel proprio territorio.

Bivacchi[modifica | modifica wikitesto]

La Giovane Montagna gestisce i seguenti bivacchi: Bivacco ai Mascabroni (m. 2932); Bivacco Carlo Pol (m. 3179); Bivacco Gino Carpano (m. 2865); Bivacco Gino Rainetto (m. 3046); Bivacco Giuseppe Cavinato (m. 2845); Bivacco Luigi Ravelli (m. 2860); Bivacco Moncalieri (m. 2710); Bivacco Renato Montaldo (m. 3200); Bivacco Sergio Baroni (m. 1732); Bivacco Angelo Valmaggia; Rifugio Santa Maria (m. 3538)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Papa Pio XI, DLXVII - Ai soci della "Giovane Montagna", in Discorsi di Pio XI, vol. 2, Società Editrice Internazionale, 1960, pp. 712. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  2. ^ Antonello Sica, Dante Colli, L'Italia dei Sentieri Frassati, Club Alpino Italiano, 2021, p. 261, ISBN 9788879820967. URL consultato il 27 novembre 2022.
  3. ^ Carla Casalegno, 6. La passione per la montagna, in Pier Giorgio Frassati, Effatà, 2005, p. 180. URL consultato il 18 febbraio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN552145857097522922125 · WorldCat Identities (ENviaf-552145857097522922125
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