Giovan Battista Galeazzi

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Giovan Battista Galeazzi (Brescia, 1550-1552 – 1606-1610) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovan Battista Galeazzi, era figlio d'arte, nacque a Brescia, figlio del pittore Agostino[1] e Bartolomea de Confortis, in una data collocabile tra il 1550 e il 1552. La data della sua morte è indicata tra il 1606, anno in cui firmò la tela Madonna col Bambino e santi della chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo di Villa Dalegno e il 1610 quando Agostina, sua figlia, firmò in proprio un contratto.[2] Nelle opere del Galeazzi si possono cogliere affinità con i lavori del bresciano Grazio Cossali, che per lo storico Fenaroli fu suo maestro oltre al padre: "lezioni ed ammaestramenti". Probabilmente i due artisti sono invece cresciuti nel medesimo ambito formativo con i lavori di Luca Mombello.[2] I due artisti, pur cercando di mantenere una propria identità artistica, mantennero l'identità morettiana, tanto importante in terra bresciana.[3]

L'artista non si allontanò mai dalla terra bresciana, risultano infatti tutti i suoi dipinti nelle chiese e musei di Brescia. Il primo dipinto firmato dal Galeazzi fu l'immagine del Redentore a coronare l'altare dedicato a sant'Antonio della chiesa di San Martino Vescovo a Vezza d'Oglio risalente al 1583, e qualche anno dopo nel 1560 la tela per l'altare di Santa Lucia raffigurante Madonna tra i santi e due religiosi con i misteri del rosario. La pinacoteca Ambrosiana di Milano conserva la tela a matrice morettiana Martirio di San Pietro che era stata commissionata per la chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista a Gardone.

La sua attività fu intensa, alcune sue opere sono andate perdute, mentre altre sono state erroneamente assegnate ad altri artisti. Non è nota la sua data di morte che dovrebbe collocarsi tra il 1607 anno della firma dell'ultimo suo contratto lavorativo per la chiesa di Collebeato e il 1610, quando è documentato un atto firmato dalla figlia Agostina.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Redentore prima opera firmata
  • Madonna col Bambino e santi San Martino Vescovo di Villa Dalegno;
  • Incoronazione della Vergine con le allegorie dell'Umiltà e della Pudicizia 1575 Museo Santa Giulia Brescia;
  • Santa Giulia 1575 museo Santa Giulia Brescia;[4]
  • Madonna tra i santi e due religiosi e i misteri del rosario chiesa di San Martino Vescovo a Vezza d'Oglio
  • Martirio di san Pietro da Verona, 1599, chiesa di San Marco Evangelista, Gardone Val Trompia[5]
  • Conversione di san Paolo per la chiesa di Collebeato, 1607
  • Affreschi del coro della chiesa di San Paolo poi soppressa;
  • Cristo Crocefisso tra la Madonna e sant'Agostino monastero di Sant'Agostino di Brescia;[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Galeazzi Agostino, su enciclopediabresciana.it, Enciclopedia bresciana. URL consultato il 22 giugno 2022.
  2. ^ a b c Galeazzi, Agostino, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 22 giugno 2022.
  3. ^ Si consideri che Cossali si allontanò molto dalla sua terra, troviamo infatti le sue opere anche nella bergamasca.
  4. ^ IL MUSEO DIOCESANO DI BRESCIA, Tiziano e la pittura diocesana del cinquecento.
  5. ^ Città di Gardone Val Trompia - Portale istituzionale del Comune di Gardone Val Trompia - Chiesa parrocchiale di S. Marco Evangelista (sec. XVI), su www.comune.gardonevaltrompia.bs.it. URL consultato il 19 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2023).
  6. ^ Questa opera fu erroneamente assegnata a Luca Mombello, andata persa durante le soppressioni napoleoniche. L'ultima indicazione la porterebbe presente a Milano il 23 agosto 1805