Gianfranco Botta

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Gianfranco Botta (Savigliano, 12 maggio 1960Cuneo, 20 settembre 2017) è stato un giornalista italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la sua carriera lavorando come cineoperatore per Telecupole, e nel 1983 entrò in Rai nella redazione del TG3, per il quale produsse reportage e servizi di cronaca dagli scenari di guerra in Jugoslavia, in Iraq e in Afganistan; nel 2004 si recò in Indonesia per documentare gli effetti del catastrofico tsunami. Nel 2001, da caporedattore del TG3, fu il primo a entrare nella scuola Diaz e a documentare i fatti appena avvenuti nel contesto degli scontri di Genova durante il G8, e pertanto le sue immagini furono ritrasmesse in tutto il mondo.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì nel 2017, a 57 anni, nell'ospedale Carle di Cuneo, dove era ricoverato per una malattia.[1]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Ilaria Alpi 2011, finalista con il servizio "Inferno a Ras Jedir" dalla frontiera libico-tunisina di Nico Piro e Gianfranco Botta.[senza fonte]
  • Premio Anello Debole 2010, finalista con “Ritorno a Kunar” di Nico Piro e Gianfranco Botta.[2]
  • Premio Ilaria Alpi 2008, categoria miglior servizio da tg “Battaglia a Korengal” di Gianfranco Botta e Nico Piro.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Giaccardi, Savigliano, l'addio a Gianfranco Botta cameraman Rai e vincitore del "Premio Ilaria Alpi", in La Stampa - Cuneo, 20 settembre 2017. URL consultato il 28 luglio 2021.
  2. ^ a b "Afghanistan missione incompiuta": l'inviato della Rai, Nico Piro presenta il suo libro reportage, su sassarinotizie.com, 15 novembre 2011. URL consultato il 28 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2021).