Giambattista Bissone
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Giambattista Bissone, riportato anche con il nome Giovanni Battista ed il cognome Bissoni (Genova, 1597 – Genova, 1657), è stato uno scultore italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio primogenito dello scultore Domenico, di cui fu allievo, e da cui apprese l'arte della scultura lignea e della lavorazione della creta. Si dedicò principalmente alla produzione di crocifissi.
Soleva dipingere, tanto da essere definito dallo storico dell'arte Raffaele Soprani, oltre che scultore, pittore.
Profondo conoscitore dell'anatomia umana, la sua arte risentì delle influenze di Taddeo Carlone e del pittore fiammingo Anton van Dyck.
Sue opere sono conservate presso varie chiese genovesi.
Morì nel 1657 a causa dell'epidemia di peste che colpì in quell'anno Genova.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Raffaello Soprani, Delle vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi, Tomo II scritto da Carlo Giuseppe Ratti, a cura di Carlo Giuseppe Ratti, Stamperia Casamara, Genova, da Cinque Lampadi, su licenza di Superiori; digitalizzato per Googlebooks dall'Oxford University il 2 febbraio 2007, 1769.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giambattista Bissone
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanna Terminiello Rotondi, BISSONE (Bissoni), Giambattista (Giovanni Battista), in Dizionario biografico degli italiani, vol. 10, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1968.