Ghost Records

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Ghost Records & Publishing S.n.C.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione2002
Fondata daFrancesco Brezzi
Sede principaleVarese
SettoreMusicale
ProdottiRock
Sito webwww.ghostrecords.it

Ghost Records è una casa discografica fondata nel 2002 a Varese da Francesco Brezzi.

Storia dell'azienda[modifica | modifica wikitesto]

Ghost Records nacque a Varese nel 2002 dall'iniziativa di Francesco Brezzi con l'apporto di vari elementi della scena musicale varesina e dei collaboratori dello studio di registrazione “Sauna” di Varano Borghi diretto da Andrea Cajelli, nel quale è stata registrata la prima produzione dell'etichetta, una compilazione dal titolo "Ghost Town: 13 Songs from the Lakes County"[1].

Inizialmente parte del lavoro della Gost Records si concentrò nella co-produzione di album con la Gamma Pop (Julie's Haircut, One Dimensional Man, Bartók, Cut) come per esempio nel caso dell'omonimo dei Merci Miss Monroe e The Battle Of Britain - Live In The U.K. dei Cut[2].

Nel 2004 entrarono nella scuderia della Ghost Records gli One Dimensional Man, gruppo storico dell'indie italiano, e fu dello stesso periodo la produzione dei Grand Transmitter, promessa della scena musicale britannica e prima band non italiana della Ghost Records. Ad essi si sono aggiunti gli statunitensi Saeta (di stanza a Seattle) con il loro quarto lavoro “We Are Wating All for Hope”, registrato e prodotto da Steve Albini[3].

Nel 2003 nell'organico di Ghost Records si aggiunse Giuseppe Marmina (autore e conduttore del programma radiofonico “Good Morning Captain” su Radio Lupo Solitario, oltre che collaboratore della prestigiosa webzine americana Delusions of Adequacy), che con il marchio Blue Tears introdusse l'etichetta nell'importazione e nella ristampa di titoli stranieri di rilievo di label come Acuarela Discos (Spagna), Ocean Music (Francia) e 62 TV Records (Belgio).

Nel 2004 Ghost Records vinse il premio istituito dalla giuria di qualità del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) come "Miglior Etichetta Indipendente Italiana"[4]. Tra le band prodotte dall'etichetta vi sono Hot Gossip, Franklin Delano e Canadians.

Il 14 febbraio 2009 Ghost Records pubblica il nuovo album di Dente L'amore non è bello, il primo album in lingua italiana pubblicato dall'etichetta.

Gruppi di Ghost Records[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2004 - Premio Italiano Musica Indipendente PIMI come Miglior Etichetta al MEI

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Viscardi, Ghost Records (intervista), su rocklab.it, 29 dicembre 2007.
  2. ^ The Battle Of Britain - Live In The U.K. su Discogs
  3. ^ Edoardo Bridda, We Are Waiting All For Hope (recensione), su sentireascoltare.com, 1º luglio 2005.
  4. ^ Storia e Premi nel sito del MEI

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]