Geronzio di Italica

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Geronzio (... – I secolo) è considerato protovescovo della diocesi di Italica nel I secolo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Questo santo è menzionato da diversi calendari liturgici mozarabi il 26 agosto, qualificato come confessor, ossia martire, e come vescovo di Italica, nella Betica ispanica, località identificata con la città spagnola di Santiponce.

Il suo culto è antico, perché san Fruttuoso di Braga ne visitò il santuario, presso Siviglia, attorno alla metà del VII secolo.[1]

Un breviario mozarabo del XVII secolo lo fa vivere ai tempi apostolici[1] e a lui dedica un inno, riprodotto negli Acta Sanctorum.

Enrique Flórez, autore dell'opera España sagrada, lo considera protovescovo di Italica nel I secolo.

Usuardo (IX secolo) introdusse il suo nome nel martirologio alla data del 25 agosto,[1] con queste parole:

«Italicae in Hispania S. Geruntii episcopi, qui tempore apostolorum evangelium in ea provincia praedicans, post multos labores in carcere quievit.[2]»

Dal martirologio di Usuardo il nome del santo è passato in quello di Cesare Baronio (XVI secolo). L'odierno Martirologio Romano, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, ricorda il santo vescovo il 25 agosto con queste parole:[3]

«A Santiponce vicino a Siviglia nell'Andalusia in Spagna, san Geronzio, vescovo, che si narra sia morto in carcere.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Manuel Sotomayor, BSS, vol. VI (1965), col. 273.
  2. ^ A Italica, in Spagna, san Geronzio vescovo, il quale predicò, al tempo degli Apostoli, il vangelo in quella provincia, e, dopo molte fatiche, morì in prigione. Martirologio romano, quarta edizione italiana, Libreria editrice vaticana, 1955, p. 217.
  3. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 667.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]