Gens Ulpia

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Traiano alla Gliptoteca

La Gens Ulpia fu una gens romana, nota soprattutto per averne fatto parte l'imperatore Traiano, che regnò dal 98 al 117 d.C.. In suo onore, la Legio XXX, prese il suo nomen[1].

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Gli Ulpii erano originari dell'Umbria e il nome stesso potrebbe derivare da un termine umbro della parola latina lupus, che significa "lupo", o anche con "vulpes" ("volpe")[2]. L'incrocio tra gli Ulpi e i Trahii (o Traii) di Todi, dove in effetti vi è la prova di una famiglia con questo nome, diede origine al ramo traianeo degli Ulpi (gli Ulpi Traiani) che si trasferì nella colonia romana di Italica in Hispania Baetica. Poco si sa di loro, tranne che erano connessi al ramo Adrianeo degli Elii, stabiliti anch'essi ad Italica in Hispania; la zia di Traiano era, infatti, la nonna dell'imperatore Adriano[3][4][5]

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. III, pp. 1166–1169 ("Marcus Ulpius Trajanus").
  2. ^ Bennett, Trajan: Optimus Princeps, p. 1.
  3. ^ Cassio Dione, LXVIII. 4, LXIX. 1, 3.
  4. ^ Elio Sparziano, "The Life of Hadrian", 1.
  5. ^ Syme, Tacitus, p. 792 ff.
  6. ^ I Fasti Ostienses di Ladislav Vidman data il consolato al 72 d.C., come suppone anche Gallivan.
  7. ^ Fasti Ostienses, CIL XIV, 244.
  8. ^ Gallivan, "The Fasti for A.D. 70–96", pp. 187, 196, 213.
  9. ^ Plinio il Giovane, Panegirico a Traiano, passim.
  10. ^ Cassio Dione, lxviii.
  11. ^ Tillemont, Histoire des Empereurs, vol. II, pp. 150–223 ("L'Empereur Trajan").
  12. ^ Cassio Dione, LXXVIII. 4, 15.
  13. ^ Erodiano, v. 4. § 5.
  14. ^ Giulio Capitolino, "The Life of Macrinus", 10.
  15. ^ Leunissen, Konsuln und Konsulare, p. 172.
  16. ^ Giulio Capitolino, "The Three Gordians", 2.
  17. ^ Leunissen, Konsuln und Konsulare, p. 194.
  18. ^ a b Oliver, "The Sacred Gerusia", pp. 130, 131.
  19. ^ Flavio Vopisco, "The Life of Aurelian", 10–15.
  20. ^ Trebellio Pollione, "The Thirty Tyrants", 5.
  21. ^ Aurelio Vittore, De Caesaribus, 33, Epitome de Caesaribus, 32.
  22. ^ Eutropio, IX. 7.
  23. ^ Eckhel, Doctrina Numorum Veterum, vol. VII. pp. 448–450.
  24. ^ CIL X, 682.

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