Genetta pardina

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Genetta pardina
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineCarnivora
FamigliaViverridae
SottofamigliaViverrinae
GenereGenetta
SpecieG.pardina
Nomenclatura binomiale
Genetta pardina
I.Geoffroy, 1832
Sinonimi

G.amer, G.dubia, G.pantherina

Areale

La Genetta pardina (I.Geoffroy, 1832) è un carnivoro della famiglia dei Viverridi diffusa nell'Africa occidentale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Carnivoro di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 410 e 553 mm, la lunghezza della coda tra 390 e 490 mm, la lunghezza del piede tra 88 e 100 mm, la lunghezza delle orecchie tra 39 e 47 mm e un peso fino a 3,1 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta. Il colore di fondo del corpo varia dal grigio-giallastro al color sabbia dorsalmente e giallo-biancastro o grigio ventralmente. Una striscia dorsale scura si estende dalle spalle fino alla base della coda. Sono presenti 4-5 file di macchie lungo i fianchi allungate, squadrate, marroni scure o rossicce con i bordi neri. Le zampe sono dello stesso colore del corpo. Le orecchie sono larghe alla base e leggermente arrotondate. La parte centrale tra i cuscinetti della pianta della mano è ricoperta di peluria. La coda è più corta della testa e del corpo, ha 6-7 anelli chiari, intervallati da anelli più scuri larghi più del doppio e la punta scura. Le femmine hanno due paia di mammelle. Il numero cromosomico è 2n=52.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie solitaria, notturna e probabilmente arboricola.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di roditori, invertebrati ed anche frutta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Mauritania meridionale, Mali sud-occidentale, Senegal, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Costa d'Avorio, Ghana e Burkina Faso sud-occidentale.

Vive in diversi tipi di habitat ma generalmente ristretti a quelli più umidi e fitti come le foreste pluviali primarie e secondarie, le foreste a galleria e i boschi umidi. Talvolta è presente anche in piantagioni forestali, boscaglie e aree suburbane.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che questa specie è comune all'interno di un areale relativamente ampio e in diversi tipi di habitat, classifica G.pardina come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Gaubert, P. & Dunham, A. 2008, Genetta pardina, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Genetta pardina, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Kingdon & Hoffmann, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jonathan Kingdon & Michael Hoffmann, Mammals of Africa. Volume V-Carnivores, Pangolins, Equids & Rhinoceroses, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122556

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