Gemini (Wild Nothing)

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Gemini
album in studio
ArtistaWild Nothing
Pubblicazione25 maggio 2010
Durata42:37
Dischi1
Tracce12
GenereDream pop
Indie pop
EtichettaCaptured Tracks
ProduttoreWild Nothing
Wild Nothing - cronologia
Album precedente
Album successivo
Golden Haze
(2010)

Gemini è l'album di debutto del gruppo musicale indie rock statunitense Wild Nothing, pubblicato il 25 maggio 2010 su etichetta Captured Tracks.

Gemini ha ricevuto recensioni in gran parte positive dalla critica musicale contemporanea. Ian Cohen di Pitchfork ha elogiato l'album affermando, "Wild Nothing non sembra un semplice esercizio di genere ma piuttosto un'espressione personale onesta nata da un intenso fanatismo musicale. E in uno strano modo, diventa qualcosa di un affare ingannevolmente gioioso, un promemoria del motivo per cui così tanti cantautori si ritirano in camere da letto o garage per perdersi nel processo di creazione musicale."

Stereogum ha nominato Gemini il nono miglior album del 2010. Pitchfork ha inserito Gemini al numero 49 nella sua lista dei migliori album di fine anno[1], mentre la traccia Chinatown si è piazzata al numero 73 nella sua lista delle migliori tracce di fine anno[2]. Nel 2018, il sito ha anche inserito Gemini al numero 25 nella sua lista dei 30 migliori album dream pop.[3]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Live in Dreams – 3:25
  2. Summer Holiday – 4:02
  3. Drifter – 3:33
  4. Pessimist – 1:47
  5. O, Lilac – 3:02
  6. Bored Games – 4:00
  7. Confirmation – 3:13
  8. My Angel Lonely – 2:58
  9. The Witching Hour – 4:07
  10. Chinatown – 3:18
  11. Our Composition Book – 3:47
  12. Gemini – 5:25

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Top 50 Albums of 2010, in Pitchfork, p. 1. URL consultato il 5 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2015).
  2. ^ Top 100 Tracks of 2010, in Pitchfork, 13 dicembre 2010, p. 3. URL consultato il 24 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2010).
  3. ^ The 30 Best Dream Pop Albums, in Pitchfork, 16 aprile 2018, p. 1. URL consultato il 24 aprile 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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