Gala (azienda)
Gala | |
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Stato | Svizzera |
Fondazione | 1899 a Cormoret |
Fondata da | L. & W. Favre |
Prodotti | Orologi |
Gala è stata un'azienda orologiera svizzera.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il marchio Gala è stato registrato a Cormoret da L. & W. Favre, il 14/04/1899[1].
Gala è stato poi registrato dai fratelli Favre, il 28/09/1918[1]. Vari membri della famiglia Favre erano sposati con membri della famiglia Liengme, e nel 1938 il marchio Gala venne inglobato nella Liengme & Co. SA. Fu così che Gala venne registrato nuovamente a Cormoret, in Svizzera, il 29/09/1938 da Liengme.
Per un certo periodo, gli orologi della Maison hanno montato movimenti realizzati in house da Liengme, almeno tra gli anni ’40 e ’50: è il caso, ad esempio, del movimento per orologi da polso Liengme 23/2343[2], del Liengme 2646[3] o di alcuni movimenti per orologi da tasca da 19".
Gala è stato ceduto alla Valgine, tant'è che si trova una registrazione a nome di Les Fils de Ali Guenat/Montres Valgine, a Les Breleux, in data 27/05/1975. Ecco perché è possibile trovare orologi marchiati col doppio logo Gala Valgine sul quadrante.
Negli anni Settanta i meccanismi utilizzati erano esclusivamente di fornitura, per lo più ETA (se automatici, come il 2789[4] o il 2551[5]) o FHF (a carica manuale), molte delle volte personalizzati.
Il marchio ha proseguito la produzione di orologi da polso per uomo e donna anche negli anni Ottanta e Novanta, adottando anche meccanismi al quarzo.
L'attività è cessata tra gli anni Novanta e Duemila.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Mikrolisk - The horological trade mark index, su www.mikrolisk.de. URL consultato il 6 settembre 2022.
- ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: Liengme 23 / 2343, su www.ranfft.de. URL consultato il 6 settembre 2022.
- ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: Liengme 2646, su www.ranfft.de. URL consultato il 6 settembre 2022.
- ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: ETA 2789, su www.ranfft.de. URL consultato il 6 settembre 2022.
- ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: ETA 2551, su www.ranfft.de. URL consultato il 6 settembre 2022.