Gaidropsarus vulgaris

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Motella maculata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Paracanthopterygii
Ordine Gadiformes
Famiglia Lotidae
Genere 'Gaidropsarus'
Specie 'G. vulgaris'
Nomenclatura binomiale
Gaidropsarus vulgaris
Cloquet, 1824
Sinonimi

Onos mediterraneus

La motella maculata (Gaidropsarus vulgaris) è un pesce di mare della famiglia Lotidae dell'ordine Gadiformes.

Distribuzione ed habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il suo areale comprende l'Oceano Atlantico nordorientale tra lo stretto di Gibilterra e la Norvegia ed il mar Mediterraneo. Nei mari italiani è meno comune della motella comune ma comunque presente in tutti i mari.
L'habitat differisce da quello della congenere, infatti, anche se si può talvolta trovare in acque basse tra gli scogli, questo pesce frequenta fondali profondi fino a 100 metri, su sabbia o ciottoli. Presso le coste sta soprattutto dove gli scogli sono ricchi di alghe.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto generale del corpo è simile a quello della motella, corpo allungato, tre barbigli, uno sul mento e due sulle narici, pinne anale e seconda dorsale lunghe, eccetera. Si distingue per avere le pinne pettorali con più di 20 raggi e soprattutto per il colore, che è bruno chiaro, biancastro o ruggine con delle macchie brune o rossastre, talvolta con centro più chiaro, contrastanti con lo sfondo chiaro. Spesso la testa ed il dorso sono uniformemente scuri.
La lunghezza può superare i 50 cm.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Avviene durante i mesi caldi.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Predatore, cattura pesci e crostacei.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una specie notturna.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si cattura talvolta con palamiti o con reti a strascico. Le carni sono buone, simili a quelle degli altri gadiformi più pregiati, come il nasello.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • TORTONESE E. (1975), Osteichthyes - Fauna d'Italia vol. XI, Calderini, Bologna
  • COSTA F., (1991), Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, Milano
  • LOUISY P., (2006), Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, Il Castello, Trezzano sul Naviglio (MI)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci