Funivia del Montagnone

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Funivia del Montagnone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàIschia
Dati tecnici
TipoCestovia
Stato attualeDismesso
Apertura1957
ChiusuraAnni 1970
Percorso
Stazione a valleIschia Porto
Stazione a monteMontagnone
Trasporto a fune

La funivia del Montagnone è stata una cestovia dell'isola d'Ischia che collegava Ischia alla località Montagnone.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La funivia del Montagnone fu voluta dall'ingegnere Micangeli di Roma, il quale aveva acquistato a Ischia un albergo e un cinema[1]. Grazie all'aiuto dell'allora sindaco Vincenzo Telese, che vedeva nell'opera una fonte di rilancio per il turismo isolano[1], la funivia venne inaugurata nel 1957[2]. La cestovia era costituita da piloni in acciaio, mentre le vetture erano una sorta di cestelli a due posti, sospesi a due cavi. Edificata prevalentemente per scopo turistico[2], collegava la località di Ischia porto al cosiddetto Montagnone: dalla sommità, dove venne costruito un ristorante, si godeva un panorama sul porto, sul castello Aragonese, su Procida, sul Vesuvio e sul golfo di Napoli; dal Montagnone partiva anche il cosiddetto sentiero del Cretaio, che conduceva a Casamicciola Terme[3].

La funivia venne anche ripresa in alcuni film come Suor Letizia - Il più grande amore del 1956[1] e Vacanze a Ischia del 1957[2]. L'11 luglio 1961, durante la discesa, a seguito dello sfilamento di un perno, una delle vetture precipitò da un'altezza di circa sei metri: nell'incidente rimasero feriti un ischitano e un turista inglese[2]. Per permettere i lavori della variante della Strada Statale 270, la funivia venne chiusa agli inizi degli anni 1970: il servizio avrebbe dovuto essere ripristinato una volta terminata la strada, ma l'impianto non entrò più in funzione[3]. Restano ancora visibili alcuni piloni[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]