Ftalato benzilico butilico

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Lo ftalato benzilico butilico (BBP) è un composto organico utilizzato nella produzione della plastica.[1]

Ftalato benzilico butilico
Nome IUPAC
2-O-benzyl 1-O-butyl benzene-1,2-dicarboxylate
Abbreviazioni
BBP
Nomi alternativi
Butil benzil ftalato, estere butil fenilmetil dell'acido 1,2-benzendicarbossilico, Unimoll BB, Sicol 160, Santicizer 160, S 160, Palatinol BB, Diacizer D 160, Ketjenflex 160
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC19H20O4
Massa molecolare (u)312,365 g·mol−1
Numero CAS85-68-7
PubChem2347
SMILES
CCCCOC(=O)C1=CC=CC=C1C(=O)OCC2=CC=CC=C2
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/l, in c.s.)1,121 g/mL (4 °C), 1,119 g/mL / 20 °C
Densità (kg·m−3, in c.s.)10,8 a 25°C
Indice di rifrazione1,54
Solubilità in acqua0,71 mg/l
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua4,77
Temperatura di fusione230°C
Temperatura di ebollizione370°C a 10,10 hPa
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)orale (ratto): 2.330 mg/kg

dermica (coniglio): > 10.000 mg/kg

Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma199°C
Limiti di esplosioneinferiore: 0,36 Vol.-%

superiore: 3,2 Vol.-%

Temperatura di autoignizione425 °C
TLV (ppm)1,53*105
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta
Frasi HH360 Df, H400, H410
Consigli PP202, P273, P280, P308+P313, P391, P405

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il composto è stato inserito nell'elenco delle sostanze chimiche dannose per la salute e l’ambiente (SVHC) nel 2011, pertanto la sua commercializzazione è sottoposta a specifica autorizzazione.[2]

Caratteristiche strutturali e fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Il BBP è un estere dell'acido carbossilico, in particolare presenta un gruppo fenolico e una catena derivante dall'1-butanolo e presenta:[1]

Si tratta di un diestere asimmetrico che può potenzialmente dare origine a uguali quantità di monobutil ftalato (MBP) e monobenzil ftalato, ma il primo risulta essere il metabolita principale.[3]

Come altri ftalati, a temperatura ambiente il composto si presenta come un liquido incolore oleoso dal gusto amaro.[4][5][6]

Il BBP è più pesante dell'acqua e risulta praticamente insolubile in quest'ultima. La pressione di vapore è inferiore a 0,1 Pa a temperatura ambiente.[4] La gravità specifica è pari a 1,116 a 25 °C.[7]

Si decompone per combustione producendo fumi tossici. L'evaporazione a 20°C è trascurabile; può essere comunque raggiunta rapidamente una concentrazione dannosa di particelle aerodisperse a spruzzo.[5] Data la sua struttura molecolare non ci si aspetta che abbia proprietà esplosive.[6]

Disponibilità[modifica | modifica wikitesto]

Il composto è naturalmente presente nella festuca rossa (F. rubra) e nel mango (M. indica).[8][9]

Sintesi del composto[modifica | modifica wikitesto]

Come altri ftalati plasticizzanti viene prodotto attraverso esterificazione dell'anidride ftalica in un sistema chiuso con surplus di alcol ad una temperatura di circa 90°C. Il vapore che si forma durante il processo viene condensato e reimmesso nel sistema. Dopo l'esterificazione completa, il surplus di alcool è fatto evaporare in condizioni di sottovuoto ad una temperatura di 160°C. L'estere così ottenuto viene convertito in BBP mediante reazione con benzilcloruro.

Mentre la prima parte del processo è abbastanza rapida, questa seconda parte procede più lentamente. Successivamente il composto viene neutralizzato, lavato ed infine filtrato. L'acqua di processo viene trattata all'interno di impianti di trattamento delle acque reflue industriali o immesse nel sistema fognario. I rifiuti liquidi e solidi, come i residui della distillazione e i filtri di carta, vengono bruciati.[6]

Reattività e caratteristiche chimiche[modifica | modifica wikitesto]

Il composto reagisce con gli acidi liberando calore, alcoli e acidi. La reazione con acidi forti può essere vigorosa e liberare abbastanza calore da infiammarsi. Anche la reazione con soluzioni caustiche risulta esotermica. Si consiglia di tenerlo separato da forti ossidanti.[5]

Tossicologia[modifica | modifica wikitesto]

La sostanza può essere assorbita dall'organismo per inalazione dei suoi aerosol e per ingestione.[5] La principale via di eliminazione è attraverso le urine. L'emivita del composto nel sangue a seguito di somministrazione orale è pari a 10 minuti per 5 g/kg nei cani.[10] Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza possa provocare tossicità per la riproduzione o lo sviluppo umano (teratogeno).[5] Il contatto prolungato può causare irritazione alla pelle e agli occhi.[11]

La LC50 nei pesci (96 ore) è pari a 1,16 mg/l (valore medio).[12]

La LC50 nei crostacei (48 ore) è pari a 46,9 mg/l (valore medio).[13]

In uno studio condotto sui ratti almeno il 35% di una soluzione con 49 mg BBP/kg/etanolo è stato assorbito entro 7 giorni.[14] L'assorbimento nell'essere umano può essere inferiore e studi tossicologici sugli animali indicano che l'assorbimento del BBP avviene principalmente a livello del tratto gastrointestinale, benché il tasso d'assorbimento vari molto in base alla modalità di somministrazione, alla dose e alla specie.[4]

L'esposizione al composto può causare:[1]

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il composto trova applicazione principalmente come plastificante nella produzione di:[6]

Impatto ambientale[modifica | modifica wikitesto]

La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Può esserci bioaccumulo di questa sostanza nel pesce. Si consiglia d'immagazzinare in un'area senza tombini o accesso alle fogne. [5]

Il composto penetra facilmente il suolo per contaminare la falda acquifera e i corsi d'acqua circostanti.[11]

Regolamentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il composto è attualmente regolamentato secondo la:

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andres, S., & Dulio, V. (2024). S109 | PARCEDC | List of 7074 potential endocrine disrupting compounds (EDCs) by PARC T4.2 (NORMAN-SLE-S109.0.1.0) [Data set]. Zenodo. https://doi.org/10.5281/zenodo.10944199

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) PubChem, Benzyl butyl phthalate, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 29 aprile 2024.
  2. ^ ECHA e-news - 17 febbraio 2011 | Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, su www.mase.gov.it. URL consultato il 29 aprile 2024.
  3. ^ David A. Eigenberg, Haig P. Bozigian e Dean E. Carter, Distribution, excretion, and metabolism of butylbenzyl phthalate in the rat, in Journal of Toxicology and Environmental Health, vol. 17, n. 4, 1986-01, pp. 445–456, DOI:10.1080/15287398609530839. URL consultato il 29 aprile 2024.
  4. ^ a b c GESTIS Substance Database, su gestis-database.dguv.de. URL consultato il 29 aprile 2024.
  5. ^ a b c d e f ICSC 0834 - BUTIL BENZIL FTALATO, su chemicalsafety.ilo.org. URL consultato il 29 aprile 2024.
  6. ^ a b c d Katharina Volk e Laurence Castle, Technical report of the public consultation on the ‘Draft update of the risk assessment of di‐butylphthalate (DBP), butyl‐benzyl‐phthalate (BBP), bis(2‐ethylhexyl)phthalate (DEHP), di‐isononylphthalate (DINP) and di‐isodecylphthalate (DIDP) for use in food contact materials’, in EFSA Supporting Publications, vol. 16, n. 12, 2019-12, DOI:10.2903/sp.efsa.2019.en-1747. URL consultato il 29 aprile 2024.
  7. ^ Sax's Dangerous Properties of Industrial Materials, 11th Edition By Richard J. Lewis, Sr. (Lewis Information Systems, Inc.). John Wiley & Sons, Inc.:  Hoboken, NJ. 2004. $595.00 print set (other pricings available for CD-ROM and online versions). ISBN 0-471-47662-5 for print set., in Journal of the American Chemical Society, vol. 127, n. 8, 6 gennaio 2005, pp. 2794–2794, DOI:10.1021/ja041002c. URL consultato il 29 aprile 2024.
  8. ^ (EN) Aldo Tava, Nicola Berardo e Miriam Odoardi, Composition of essential oil of tall fescue, in Phytochemistry, vol. 30, n. 5, 1991-01, pp. 1455–1458, DOI:10.1016/0031-9422(91)84185-U. URL consultato il 29 aprile 2024.
  9. ^ (EN) Herianus J.D Lalel, Zora Singh e Soon Chye Tan, Glycosidically-bound aroma volatile compounds in the skin and pulp of ‘Kensington Pride’ mango fruit at different stages of maturity, in Postharvest Biology and Technology, vol. 29, n. 2, 2003-08, pp. 205–218, DOI:10.1016/S0925-5214(02)00250-8. URL consultato il 29 aprile 2024.
  10. ^ Patty's Toxicology, Wiley, 2 aprile 2003, ISBN 978-0-471-31943-6. URL consultato il 29 aprile 2024.
  11. ^ a b BUTYL BENZYL PHTHALATE | CAMEO Chemicals | NOAA, su cameochemicals.noaa.gov. URL consultato il 29 aprile 2024.
  12. ^ William J. Adams, Gregory R. Biddinger e Kenneth A. Robillard, [1569:asotat2.0.co;2 A SUMMARY OF THE ACUTE TOXICITY OF 14 PHTHALATE ESTERS TO REPRESENTATIVE AQUATIC ORGANISMS], in Environmental Toxicology and Chemistry, vol. 14, n. 9, 1995, pp. 1569, DOI:10.1897/1552-8618(1995)14[1569:asotat]2.0.co;2. URL consultato il 29 aprile 2024.
  13. ^ PS Ziegenfuss, WJ Renaudette e WJ Adams, Methodology for Assessing the Acute Toxicity of Chemicals Sorbed to Sediments: Testing the Equilibrium Partitioning Theory, ASTM International, pp. 479–479-15, ISBN 978-0-8031-0489-1. URL consultato il 29 aprile 2024.
  14. ^ Bibra toxicity profiles, in Food and Chemical Toxicology, vol. 30, n. 3, 1992-03, pp. 261, DOI:10.1016/0278-6915(92)90044-l. URL consultato il 29 aprile 2024.
  15. ^ Direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’ 8 giugno 2011 , sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (rifusione) Testo rilevante ai fini del SEE, vol. 174, 8 giugno 2011. URL consultato il 29 aprile 2024.
  16. ^ (EN) Parlamento Europeo e Consiglio, DIRECTIVE 2012/18/EU OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC, in Official Journal of the European Union, 24 luglio 2012. URL consultato il 29 aprile 2024.
  17. ^ EUR-Lex - 31967L0548 - IT, su Gazzetta ufficiale n. 196 del 16/08/1967 pag. 0001 - 0098; edizione speciale finlandese: capitolo 15 tomo 1 pag. 0019 ; edizione speciale danese: serie I capitolo 1967 pag. 0211 ; edizione speciale svedese/ capitolo 15 tomo 1 pag. 0019 ; edizione speciale inglese: serie I capitolo 1967 pag. 0234 ; edizione speciale greca: capitolo 13 tomo 1 pag. 0034 ; edizione speciale spagnola: capitolo 13 tomo 1 pag. 0050 ; edizione speciale portoghese: capitolo 13 tomo 1 pag. 0050 ;. URL consultato il 29 aprile 2024.
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