Francis Rennell Rodd

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Francis Rennell Rodd
NascitaLondra, 25 ottobre 1895
MortePresteigne, 15 marzo 1978
Dati militari
Paese servitoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armata British Army
Anni di servizio1915 - 1919; 1939 - 1945
GradoMaggior generale
CampagnePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Sbarco in Sicilia
Comandante diA.M.G.O.T.
DecorazioniCompagno dell'Ordine del Bagno
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Francis James Rennell Rodd (Londra, 25 ottobre 1895Presteigne, 15 marzo 1978) è stato un generale ed esploratore britannico, fu presidente della Royal Geographical Society.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del diplomatico inglese James Rennell Rodd, barone di Rodd, parlava 4 lingue. Ufficiale del Military Intelligence durante la prima guerra mondiale. Nel dopoguerra fece due spedizioni geografiche nel Sahara centrale (nel 1922 e 1927).

Nel 1939 fu richiamato in servizio nell'esercito e nel marzo 1943, nominato brigadier generale, fu a capo dell'AMGOT. In questa veste fu a capo dell'amministrazione militare alleata dopo la sbarco in Sicilia dal luglio 1943 fino al febbraio 1944[1]. Poi, da maggior generale, fu a capo dell'amministrazione alleata in Medio Oriente ed Est Africa.

Finita la guerra, nel 1945 fu nominato presidente della Royal Geographic Society fino al 1948, e fu membro del consiglio della compagnia aerea British Overseas Airways Corporation (BOAC) dal 1954 al 1965.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
Compagno dell'Ordine del Bagno - nastrino per uniforme ordinaria
  • Deputy lieutenant

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Introduzione, in George Robert Gayre, Italy in transition: extracts from the private journal of , London, Faber and Faber, 1946
  • British military administration of occupied territories in Africa during the years 1941-1947, London, His Majesty's Stationery Office, 1948 (ristampa: Westport, Greenwood Press, 1970)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gigi Di Fiore, Controstoria della Liberazione, Milano, BUR Rizzoli, 2013.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69080692 · ISNI (EN0000 0000 8391 5724 · LCCN (ENno97026155 · GND (DE101956430X · BNE (ESXX1709283 (data) · BNF (FRcb13481378x (data) · J9U (ENHE987007294257905171 · WorldCat Identities (ENlccn-no97026155