Francesco Coccia

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Francesco Coccia (Palestrina, 1902Crans-Montana, 1981) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1902 a Palestrina, un paese in provincia di Roma, studia all’Accademia di Belle Arti di Roma e successivamente si unisce al gruppo di artisti nello studio di Villa Strohl Fern. In questo periodo si distingue per due importanti commissioni: la Fontana della Maternità in via Antonelli (1936) a Roma ed il busto di Federico Cappelloni nel Vittoriano. Il suo stile prevalentemente fondato su uno sviluppo bidimensionale lo rende particolarmente adatto ad una stretta collaborazione con gli architetti; infatti sono numerose le decorazioni architettoniche-monumentali realizzate nel corso della sua lunga carriera. In questo contesto si possono ascrivere i fregi della Manifattura Tabacchi a Firenze, della Casa del Fascio a Messina e del Padiglione Italiano alla World’s Fair di New York del 1939. Nello stesso anno realizza a Mantova i gruppi in terracotta per la sede dell'INPS. L'anno successivo realizza i Trofei in Piazza Augusto Imperatore e alcune opere di carattere religioso: San Luca, il S. Marco sul tamburo della cupola della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Roma, ed i rilievi simbolici nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo all’Eur.[1]

Scultore figurativo, insegnò a lungo Plastica Ornamentale presso la facoltà di Architettura di Roma[2].

Nel 1944, a guerra ancora in corso, fu nominato dall'allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Ivanoe Bonomi, Commissario straordinario della Quadriennale di Roma[3]. In questa veste, nel 1948, diede vita alla V Quadriennale, la prima del Dopoguerra, ribattezzata Rassegna nazionale delle arti figurative.

Tra le sue opere, importante è il gruppo scultoreo presso le Fosse Ardeatine[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Trombadori, Gli artisti di Villa Strohl Fern tra Simbolismo e Novecento, De Luca, Roma 1983.
  2. ^ Luigi Vagnetti, La Facoltà di architettura di Roma nel suo trentacinquesimo anno di vita: Anno accademico 1954-55, La Facoltà, Roma, 1955.
  3. ^ Francesco Coccia fu nominato Commissario straordinario il 22 novembre 1944. Accettò ufficialmente l'incarico il 6 dicembre dello stesso anno. Cfr. Claudia Salaris, La Quadriennale: storia della rassegna d'arte italiana dagli anni Trenta a oggi, Venezia, Marsilio, 2004.
  4. ^ Cfr. Manfredo Tafuri, Architettura italiana 1944-1981, in Federico Zeri (a cura di), Storia dell'arte italiana, II. Dal Medioevo al Novecento, 7. Il Novecento, Torino, Einaudi, 1982, pag. 162, nota 2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rassegna Nazionale di Arti Figurative, catalogo della mostra, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1948.
  • Manfredo Tafuri, Architettura italiana 1944-1981, in Federico Zeri (a cura di), Storia dell'arte italiana, II. Dal Medioevo al Novecento, 7. Il Novecento, Torino, Einaudi, 1982.
  • Claudia Salaris, La Quadriennale: storia della rassegna d'arte italiana dagli anni Trenta a oggi, Venezia, Marsilio, 2004.
  • XIV Quadriennale di Roma: retrospettive 1931,1948, Milano, Electa, 2005.
  • A. Trombadori, Gli artisti di Villa Strohl Fern tra Simbolismo e Novecento, De Luca, Roma 1983.
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