Fouad Laroui

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Fouad Laroui

Fouad Laroui (in arabo فؤاد العروي?; Oujda, 12 agosto 1958) è uno scrittore marocchino. Scrive i suoi libri in lingua francese e olandese[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1958[2] a Oujda ma originario di El Jadida, Laroui vive ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.

Dopo gli studi secondari al Liceo Lyautey di Casablanca, Fouad Laroui è ammesso École nationale des ponts et chaussées francese, dove si laurea in ingegneria. Dopo un'esperienza lavorativa in una fabbrica di fosfati a Khouribga, in Marocco, si trasferisce nel Regno Unito, dove vive qualche anno a Cambridge e a York. Ottiene un dottorato in scienze economiche e si stabilisce ad Amsterdam, dove inizia a insegnare econometria all'università, e, in seguito, scienze ambientali. Parallelamente si dedica alla scrittura[3].

È anche cronista letterario dell'ebdomadario Jeune Afrique, della rivista Économia e della radio marocchina Médi 1.

È stato insignito del Goncourt pour la nouvelle e il suo romanzo Le tribolazioni dell'ultimo Sijilmassi, pubblicato in Italia da Del Vecchio Editore, ha vinto in Francia il prestigioso premio Jean Giono e ha ottenuto grande riconoscimento di critica e pubblico anche in Italia.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Les Dents du topographe (Julliard, 1996): cronaca di un giovane in Marocco, un racconto che marca un rifiuto dell'ordine stabilito e un sentimento di distacco dalla propria patria. Prix Découverte Albert-Camus.
  • De quel amour blessé (Julliard, 1998): storia di un amore impossibile tra un magrebino di Parigi e la figlia di un ebreo. Prix Méditerranée des lycées, prix Radio-Beur FM.
  • Méfiez-vous des parachutistes (Julliard, 1999) : un ritratto comico della società marocchina attraverso la vita di due personaggi strampalati.
  • La Meilleure Façon d'attraper les choses (Yomad, 2001). Album per ragazzi illustrato da Pierre Léger. Prix Grand Atlas 2005[4].
  • Le Maboul (Julliard, 2000) : silloge di racconti che sono altrettante satire della società marocchina.
  • (NL) Verbannen woorden (Vassalucci, 2002) : raccolta di poesie che ha fatto parte della selezione del Gran premio olandese di poesia (C. Buddingh'-Prijs)[5].
  • La Fin tragique de Philomène Tralala (Julliard, 2003).
  • Tu n'as rien compris à Hassan II (Julliard, 2004) : silloge di racconti, vincitrice del Grand Prix SGDL de la nouvelle 2004[5].
  • De l'islamisme. Une réfutation personnelle du totalitarisme religieux (Robert Laffont, 2006).
  • L'Oued et le Consul (Julliard, 2006) : recueil de nouvelles.
  • L'Eucalyptus de Noël (Yomad, 2007) : album per ragazzi illustrato da Nathalie Logié.
  • Le jour où Malika ne s'est pas mariée (Julliard, 2009) : racconti.
    • traduzione italiana: L'esteta radicale, Del Vecchio editore, 2013[6]
  • Une année chez les Français (Julliard, 2010) : romanzo che ha fatto parte della prima selezione del Prix Goncourt 2010[7].
  • Le Drame linguistique marocain (Le Fennec, 2010) : saggio.
  • La Vieille Dame du riad (Julliard, 2011) : romanzo.
  • L'Étrange Affaire du pantalon Dassoukine (Julliard, 2012) : racconti
    • Du bon usage des djinns (Zellige, 2014) : chroniques
    • Les Tribulations du dernier Sijilmassi (Julliard, 2014) : roman
    • Une lecture personnelle d'Averroès (Éditions universitaires d'Avignon, 2014) : essai
    • D’un pays sans frontières (Zellige, 2015) : essai
    • L’Oued et le Consul (Flammarion, 2015) : nouvelles
    • Ce vain combat que tu livres au monde (Julliard, 2016) : roman
    • L’insoumise de la Porte de Flandre (Julliard, 2017) : roman
    • Dieu, les mathématiques, la folie (Robert Laffont, 2018) : essai

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fouad Laroui Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., Radiolivres.eu (URL consultato il 22 gennaio 2013)
  2. ^ Catalogue BNF
  3. ^ Fouad Laroui, su bibliomonde.com. URL consultato il 7 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2012).
  4. ^ Sana Guessous, Livre Jeunesse: l'univers désenchanté Archiviato il 6 febbraio 2013 in Internet Archive., in La Vie éco, 9 febbraio 2012 (consultato il 28 gennaio 2013)
  5. ^ a b Biographie de Fouad Laroui [collegamento interrotto], su Sgdl.org, Société des gens de lettres. URL consultato il 28 gennaio 2013.
  6. ^ Paola Del Zoppo, La lingua è un cadavare con quattro paia di mutande, su senzazuccheroblog.it (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2014).
  7. ^ Une année chez les français par Fouad Laroui - Lire

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Salim Jay, Laroui Fouad, in Dictionnaire des écrivains marocains, Ed. Eddif/Paris-Méditerranée, Casablanca-Parigi, 2005 (p. 244)
  • Fouad Laroui, L'esteta radicale, Del Vecchio Editore, Roma 2012 (Trad. Cristina Vezzaro)
  • Fouad Laroui, Un anno con i francesi, Del Vecchio Editore, Roma 2015 (Trad. Cristina Vezzaro)
  • Fouad Laroui, Le tribolazioni dell'ultimo Sijilmassi, Del Vecchio Editore, Bracciano 2019 (Trad. Cristina Vezzaro)

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