Food for Profit

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Food For Profit
Lingua originaleitaliano, inglese, spagnolo
Paese di produzioneItalia
Anno2024
Durata90 min
Generedocumentario
RegiaGiulia Innocenzi, Pablo D'Ambrosi
SceneggiaturaGiulia Innocenzi, Pablo D'Ambrosi
ProduttoreGiulia Innocenzi
Produttore esecutivoMark Galvin, Susan Vitka, Giorgio Testi, Avaaz, Vice Italia, Sebastiano Cossia Castiglioni, Vegan Grants, Davide Parenti, Fondazione Prima Spes, Green World, Michiel Van Deursen
Casa di produzionePueblo Unido
Distribuzione in italianoMescalito Film
FotografiaKrishna Agazzi
MontaggioPablo D'Ambrosi
MusicheAlessandro Giovanetto
AnimatoriJonathan Reyes
Logo ufficiale del film

Food For Profit è un documentario del 2024 scritto e diretto da Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel documentario vengono mostrati i legami tra l'industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro di fondi pubblici che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie.[1][2][3][4][5]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario è stato proiettato per la prima volta al Parlamento europeo a Bruxelles il 22 febbraio 2024 per volere degli eurodeputati Ignazio Corrao (Italia), Tilly Metz (Lussemburgo) e Francisco Guerreiro (Portogallo),[6][7] e poi presentato in diverse sedi istituzionali, dal Parlamento italiano ai Consigli regionali.[8] A partire dal 14 marzo dello stesso anno, il film è stato distribuito nei cinema italiani e poi esportato anche in Spagna.[senza fonte]

Il 5 maggio 2024 è stato oggetto di una puntata di Report su Rai 3.[9][10][11][12]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

A seguito delle reazioni suscitate dall'inchiesta, alla segretaria del PD Elly Schlein è stato chiesto di non ricandidare alle prossime elezioni europee Paolo De Castro, il quale, secondo Transparency International, è stato uno degli eurodeputati con più incarichi retribuiti fuori dal parlamento e che ha ricevuto soldi dalle stesse aziende sulle quali doveva votare e prendere decisioni. Dopo 15 anni di carriera al Parlamento Europeo, l'ex due volte ministro dell'agricoltura ha deciso di non ricandidarsi e tornare ad insegnare all'Università di Bologna.[9][13][14]

Stessa sorte è accaduta all'eurodeputata spagnola Clara Aguilera, della commissione agricoltura e molto vicina all'industria della carne, le cui dichiarazioni alla telecamera nascosta sono diventate virali e trasmesse anche dalla tv spagnola. Avrebbe pronunciato la frase «Non mi interessa del benessere di conigli, polli o gatti, me li mangio comunque»; anche in questo caso è stato chiesto al presidente del partito socialista di non ricandidarla, e anche lei ha scelto di non scendere in campo, buttandosi sul settore privato.[9][14][15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlotta Garancini, Food for profit, cosa racconta il documentario sugli allevamenti intensivi di Giulia Innocenzi, su lifegate.it, 28 febbraio 2024. URL consultato il 25 marzo 2024.
  2. ^ Valentina Ariete, Food for profit: il documentario di Giulia Innocenzi che ti farà smettere di mangiare carne, su deejay.it, 4 marzo 2024. URL consultato il 25 marzo 2024.
  3. ^ Dario De Marco, Il Green Deal finanzia l’industria che dovrebbe smantellare: il documentario Food for Profit svela l’ipocrisia UE, su dissapore.com, 4 marzo 2024. URL consultato il 25 marzo 2024.
  4. ^ Mariella Careddu e Lorenzo Paolini, “Food For Profit”: da qui proviene la carne che mangiamo, su radiolina.it, 6 marzo 2024. URL consultato il 25 marzo 2024.
  5. ^ Un nuovo documentario italiano svela il nesso tra allevamenti intensivi e potere politico. Il trailer, su cibotoday.it, 8 marzo 2024. URL consultato il 25 marzo 2024.
  6. ^ 22 febbraio: 'Food For Profit' anteprima a Bruxelles, su lav.it. URL consultato il 6 maggio 2024.
  7. ^ Antonio Di Noto, Food for Profit, la regista Giulia Innocenzi: «Così le lobby della carne influenzano le politiche europee» – L’intervista, su open.online, 14 aprile 2024. URL consultato il 6 magio 2024.
  8. ^ Food for Profit, su rai.it, 5 maggio 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  9. ^ a b c Food for Porofit, su raiplay.it. URL consultato il 6 maggio 2024.
  10. ^ Report, su rai.it, 5 maggio 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  11. ^ Stasera in tv a Report ‘Food for profit’, il docufilm sulle ipocrisie dell’industria della carne, su repubblica.it, 5 maggio 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  12. ^ Lorenza Bianchi, 5 maggio: “Food for Profit” in anteprima nazionale su Rai 3 a “Report”, su lav.it, 5 maggio 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  13. ^ Luca Venturino, Paolo De Castro non si ricandiderà: la vittoria di Food for Profit, su dissapore.com, 22 aprile 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  14. ^ a b De Castro non si ricandida alle europee, l’ombra del conflitto di interessi, su fruitbookmagazine.it, 24 aprile 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  15. ^ Luisa Gaita, I media spagnoli contestano a Clara Aguilera le sue parole in Food for profit. E l’eurodeputata socialista non viene ricandidata, su ilfattoquotidiano.it, 19 aprile 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]