Fondazione EBRI

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European Brain Research Institute
TipoFondazione
Fondazione2005
FondatoreRita Levi-Montalcini
ScopoIstituto di ricerca scientifica sul cervello
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
DirettoreMassimo Libero Candreva
Impiegati60 circa
Sito web

La Fondazione EBRI (acronimo di European Brain Research Institute) o semplicemente EBRI, è un istituto di ricerca scientifica sulle funzionalità del cervello, con sede a Roma.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

[2] La Fondazione EBRI è stata fondata da Rita Levi-Montalcini, dal suo più stretto collaboratore Pietro Calissano, e da Luigi Amadio, imprenditore proprietario della Fondazione Santa Lucia IRCCS. Il progetto EBRI nasceva dal desiderio della scienziata di istituire in Italia un centro di ricerca di eccellenza e di respiro internazionale dedicato allo studio del cervello e delle patologie che lo colpiscono. Questo progetto fu presentato dalla professoressa Levi-Montalcini nel corso di un convegno organizzato a Cernobbio nel settembre del 2001. Varie città (Varese, Torino, Trieste e Roma) si candidarono ad ospitare questa iniziativa, con la partecipazione di strutture pubbliche o private.  Un comitato di valutatori esterni, fra i quali il premio Nobel Renato Dulbecco, scelse la sede di Roma, che offriva un edificio nei pressi della via Ardeatina, con spazi di laboratorio di circa 10000 mq in comodato d’uso da parte della Fondazione Santa Lucia. Dopo il varo fondativo nel 2002, EBRI reclutò un gruppo di ricercatori selezionati dal Consiglio Scientifico Internazionale e divenne operativo nel 2005.  EBRI catalizzò la co-localizzazione dell’Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare (INMM) e dei laboratori della Fondazione Santa Lucia. In breve tempo si venne così a costituire il Centro Europeo di Ricerche sul Cervello (CERC), dove operavano, in stretto collegamento operativo, circa 150 ricercatori uniti nello scopo di studiare il cervello. Il CERC, che aveva nell’EBRI l’attrattore e l’elemento catalizzatore, diventò un campus scientifico, che conquistò presto una notorietà internazionale, grazie alla massa critica ed alla condivisione di risorse sperimentali e know-how e la creazione di una comunità. Al CERC, Rita Levi-Montalcini usava percorrere i lunghi corridoi dell’istituto, parlare con i ricercatori e aprire la porta del suo studio ascoltando con attenzione le loro idee. L’ampio respiro internazionale dell’EBRI era testimoniato dalle frequenti visite dei colleghi stranieri.

Alla scadenza del comodato d‘uso decennale, l’esperienza del CERC si è conclusa, per mutate finalità gestionali della Fondazione Santa Lucia IRCCS.   EBRI ha trovato nuovi spazi ed orizzonti scientifici e nuove opportunità di collaborazioni scientifiche e cliniche nell’attuale sede presso l’Università Sapienza di Roma. All’ingresso del nuovo istituto, i visitatori sono accolti dal volto sorridente di Rita nella grande foto incorniciata.

Scopo[modifica | modifica wikitesto]

l’European Brain Research Institute (EBRI) è un centro di ricerca non-profit dedicato alla comprensione delle funzioni cerebrali superiori, attraverso lo studio del cervello a vari livelli, dalle molecole, alle sinapsi, alle cellule nervose e gliali, ai circuiti neuronali fino al comportamento. Dalla ricerca di base sui meccanismi molecolari e cellulari, produciamo conoscenze utili per sviluppare nuove strategie terapeutiche per le patologie neurologiche e neurodegenerative che colpiscono il cervello. Tra queste, la malattia di Alzheimer e le demenze senili, la sclerosi laterale amiotrofica, la sclerosi multipla, l’epilessia, il dolore cronico, le malattie del neurosviluppo dell’età pediatrica. I ricercatori e le ricercatrici dell’EBRI studiano attivamente le malattie genetiche rare ed i disordini dello spettro autistico. I nostri ricercatori si avvalgono di un approccio pluridisciplinare, utilizzando tecniche sperimentali e computazionali d’avanguardia. Le ricerche dell’EBRI hanno permesso di sviluppare una innovativa pipeline di nuove molecole di interesse terapeutico per la malattia di Alzheimer ed altre forme di neurodegenerazione (painless NGF, anticorpo scFvA13, anticorpo mAb12A12) e di nuovi biomarcatori diagnostici.

EBRI offre un ambiente di ricerca internazionale, che promuove la collaborazione, lo scambio di idee e la formazione avanzata di giovani ricercatori. L’EBRI è al centro di una fitta rete di collaborazioni con centri di ricerca e clinici nazionali ed internazionali..[3]L’obiettivo dell’EBRI è di contribuire, con le proprie ricerche, alla comprensione dei meccanismi molecolari e cellulari alla base delle funzioni cerebrali superiori come apprendimento, memoria, emozioni e comportamento sociale. Queste ricerche sono necessarie per lo sviluppo di nuove cure per malattie neurodegenerative e neurologiche di grande rilevanza sociale, oggi incurabili.[4]

Le ricercatrici ed i ricercatori dell’EBRI hanno generato una innovativa serie di nuove molecole di interesse terapeutico. Obiettivo dell’EBRI è portare questi candidati farmaci nelle fasi di sperimentazione clinica sull’uomo. Una priorità dell’EBRI è anche lo studio dei meccanismi di varie malattie rare che colpiscono lo sviluppo o la funzione del sistema nervoso.

Questi obiettivi sono perseguiti nei nostri laboratori e facilities.

EBRI promuove la formazione di giovani ricercatori, offrendo loro un ambiente scientifico internazionale collaborativo, ricco e stimolante, favorisce il rientro in Italia di giovani ricercatori e l’attrazione di ricercatori stranieri. EBRI ha ospitato numerosi studenti stranieri nell’ambito del programma ERASMUS.

EBRI è anche attivamente impegnato nella divulgazione e diffusione della cultura scientifica.

Fin dalla sua nascita, seguendo l’insegnamento di Rita Levi-Montalcini, EBRI è attivamente coinvolto nella diffusione e divulgazione della cultura scientifica e delle neuroscienze ai bambini, agli studenti ed al pubblico adulto. EBRI realizza nelle scuole seminari su vari argomenti di neuroscienze, organizza visite nei propri laboratori per gruppi di studenti delle superiori e partecipa all’organizzazione delle “Olimpiadi delle Neuroscienze” per gli studenti del Lazio. Per il pubblico generale, EBRI ha costruito un percorso di divulgazione scientifica, entrando nei luoghi di ritrovo dei giovani come pubs e librerie, partecipando ad eventi di divulgazione scientifica per la cittadinanza quali “Pint of Science”, la “Settimana del cervello” (con la DANA Foundation) e la “Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori” (con Frascati Scienza), promossa dalla Commissione Europea. EBRI ha realizzato, in collaborazione con il Senato della Repubblica, una graphic novel sulla vita di Rita Levi-Montalcini, dal titolo “Rita Levi Montalcini. Una donna di frontiera”, basato sulla sua autobiografia “Elogio dell’imperfezione” e sui racconti di vita vissuta dei ricercatori che hanno lavorato a stretto contatto con la Professoressa. Il fumetto viene distribuito gratuitamente nelle scuole che ospitano seminari e negli altri eventi di divulgazione. EBRI conduce una intensa attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle malattie neurodegenerative, attraverso seminari, o proiezioni di film.  In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer 2019, EBRI ha realizzato un cortometraggio sul tema della agnosia, di cui soffrono i pazienti (Agnosis Collection: Cosa si prova quando gli oggetti non hanno più senso?)[5]

Con il progetto “Il sogno di Rita. Rita Levi-Montalcini racconta le neuroscienze”, vincitore del bando EUREKA! Roma 2020-2022 del Comune di Roma, EBRI condurrà per tre anni adulti e bambini in un “viaggio” all’interno del cervello umano attorno a tematiche legate alla memoria.

Tra i temi sviluppati dalla Fondazione, in una partnership con la Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), anche eventi sul legame tra sport e ricerca, due attività accomunate da molti valori: competizione e collaborazione, lealtà, spirito di squadra, resilienza, dedizione, costanza ed impegno.

Finanziamenti[modifica | modifica wikitesto]

Tale istituto, senza fini di lucro, è finanziato grazie a sovvenzioni che provengono dallo Stato Italiano, dall'Unione europea, oltre che da donazioni private fatte da altre fondazioni o da comuni cittadini.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito web European Brain Research Institute, su ebri.it. URL consultato il 17 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2010).
  2. ^ EBRI - European Brain Research Institute, su EBRI - European Brain Research Institute Rita Levi-Montalcini. URL consultato il 14 maggio 2024.
  3. ^ Sito web European Brain Research Institute, su ebri.it. URL consultato il 4 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2009).
  4. ^ EBRI - European Brain Research Institute, su EBRI - European Brain Research Institute Rita Levi-Montalcini. URL consultato il 14 maggio 2024.
  5. ^ EBRI - European Brain Research Institute, su EBRI - European Brain Research Institute Rita Levi-Montalcini. URL consultato il 14 maggio 2024.
  6. ^ Sito web European Brain Research Institute, su ebri.it. URL consultato il 4 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2009).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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