Finale della Coppa delle Fiere 1964-1965

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Voce principale: Coppa delle Fiere 1964-1965.
Finale della Coppa delle Fiere 1964-1965
Un frangente della finale di Torino tra gli italiani della Juventus e i magiari del Ferencváros
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneCoppa delle Fiere 1964-1965
Data23 giugno 1965
CittàTorino
ImpiantoStadio Comunale
Spettatori40 000
Dettagli dell'incontro
Juventus Ferencváros
0 1
ArbitroBandiera della Svizzera Gottfried Dienst
Successione
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La finale della 7ª edizione della Coppa delle Fiere fu disputata in gara unica tra Juventus e Ferencváros.

Il 23 giugno 1965 al Comunale di Torino la partita, arbitrata dallo svizzero Gottfried Dienst, finì 0-1 e ad aggiudicarsi il trofeo fu la squadra ungherese.

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Ferencváros iniziò il cammino europeo contro i cecoslovacchi dello Spartak ZJS Brno, vincendo 2-0 in casa e subendo un indolore 0-1 in trasferta. Al secondo turno gli austriaci del Wiener SK vinsero 1-0 l'andata a Vienna ma caddero 1-2 nel ritorno a Budapest: dati i regolamenti dell'epoca (che ancora non prevedevano la regola dei gol fuori casa) si andò quindi a una ripetizione che i magiari vinsero 2-0. Agli ottavi gli ungheresi affrontarono la Roma, battendoli 1-0 in patria e 2-1 in Italia. Ai quarti di finale le Aquile verdi si scontrarono con l'Athletic Bilbao, vincendo 1-0 a Budapest ma perdendo poi 1-2 a Bilbao: il replay vide gli uomini di József Mészáros guadagnare il passaggio del turno con un netto 3-0 sugli spagnoli. In semifinale il Ferencváros affrontò i temibili inglesi del Manchester Utd, i quali vinsero 3-2 l'andata all'Old Trafford ma persero 1-0 il ritorno al Népstadion: anche stavolta fu necessaria una ripetizione che vide vincitori gli ungheresi per 2-1.

La Juventus esordì contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, vincendo 1-0 sia l'andata a Torino sia il ritorno a Bruxelles. Al secondo turno fu la volta dei transalpini dello Stade Français, battuti 1-0 in Piemonte dopo il pari a reti inviolate di Parigi. Agli ottavi gli italiani affrontarono i bulgari del Lokomotiv Plovdiv, pareggiando il doppio confronto con un risultato aggregato di 2-2: al replay i torinesi vinsero 2-1 dopo i tempi supplementari. Ai quarti di finale i Bianconeri ottennero un bye insieme all'Atlético Madrid, che incrociò poi in semifinale: dopo il successo spagnolo 3-1 al Metropolitano, cui replicarono i piemontesi col medesimo punteggio al Comunale, si andò alla ripetizione giocata una settimana dopo sempre a Torino, che terminò ancora una volta 3-1 per i padroni di casa di Heriberto Herrera.

La partita[modifica | modifica wikitesto]

La finale tra Juventus e Ferencváros va in scena a Torino il 23 giugno.

La Juventus, formalmente padrona di casa, è finalista anche in Coppa Italia, ma è priva dei suoi migliori elementi Sívori e Salvadore.[1] Da notare come l'assenza di Salvadore sia dovuta al fatto che il difensore è impegnato, lo stesso 23 giugno, con la nazionale italiana a Helsinki contro la Finlandia in un incontro valevole per le qualificazioni mondiali;[2] Sívori, invece, viene escluso dalla finale dal tecnico Heriberto Herrera a causa dei loro ormai insanabili dissidi.[3]

Il Ferencváros è giunto in finale tra alti e bassi ma in un migliore stato di forma, in quanto il campionato ungherese è ancora in corso, mentre gli juventini subiscono la fisicità inerente al calcio italiano.[1]

Il primo tempo è un rapido susseguirsi di colpi di scena, ma con poche occasioni da gol per via di magistrali interventi difensivi da ambo le parti. Sono i magiari ad avere le palle gol più nitide, ma complice l'imprecisione non ne approfittano. Nella ripresa i Bianconeri creano tre pregevoli azioni, ma né CombinLeonciniStacchini riescono a superare l'estremo difensore biancoverde Géczi. Il periodo favorevole della Juventus scema e salgono in cattedra le Aquile verdi che tessono belle trame d'attacco, che solo gli interventi del numero uno bianconero Anzolin riescono ad arginare. A un quarto d'ora dalla fine una galoppata del terzino Novák termina col cross per Fenyvesi, il quale di testa infila Anzolin per l'1-0 finale.[1]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Torino
23 giugno 1965, ore 21:30
Juventus0 – 1
referto
FerencvárosStadio Comunale (40 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svizzera Gottfried Dienst

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Ferencváros
Juventus
POR 1 Bandiera dell'Italia Roberto Anzolin
2 Bandiera dell'Italia Adolfo Gori
5 Bandiera dell'Italia Ernesto Castano Captain
3 Bandiera dell'Italia Benito Sarti
4 Bandiera dell'Italia Giancarlo Bercellino
6 Bandiera dell'Italia Gianfranco Leoncini
7 Bandiera dell'Italia Gino Stacchini
8 Bandiera della Spagna Luis del Sol
9 Bandiera dell'Argentina Bandiera della Francia Nestor Combin
10 Bandiera dell'Italia Bruno Mazzia
11 Bandiera dell'Italia Giampaolo Menichelli
Allenatore:
Bandiera del Paraguay Bandiera della Spagna Heriberto Herrera
Ferencváros
POR 1 Bandiera dell'Ungheria István Géczi
2 Bandiera dell'Ungheria Dezső Novák
3 Bandiera dell'Ungheria Sándor Mátrai Captain
4 Bandiera dell'Ungheria László Horváth
5 Bandiera dell'Ungheria István Juhász
6 Bandiera dell'Ungheria Pál Orosz
7 Bandiera dell'Ungheria Karába János
8 Bandiera dell'Ungheria Zoltán Varga
9 Bandiera dell'Ungheria Flórián Albert
10 Bandiera dell'Ungheria Gyula Rákosi
11 Bandiera dell'Ungheria Máté Fenyvesi
Allenatore:
Bandiera dell'Ungheria József Mészáros

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Paolo Bertoldi, La Juventus battuta dal Ferencvaros nella finale di Coppa delle Fiere: 0-1, in La Stampa, 24 giugno 1965, p. 8.
  2. ^ Qualificazioni Mondiali 1964-1965 - 23/06/1965 - Finlandia-Italia 0-2, su italia1910.com. URL consultato l'11 giugno 2021.
  3. ^ Giacomo Corsetti, Storia del Ferencvaros, il primo club a battere la Juventus in una finale europea, su ilfattoquotidiano.it, 4 novembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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