Ferrovia locale

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Ferrovia locale
AutoreCarlo Cassola
1ª ed. originale1968
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneToscana
ProtagonistiDino
Altri personaggiAnna, Gabriella, Irma, Diego, Dina, Luigi, Adriana, Annina, Emilio, Rina, Bruna, il casellante Bellandi, Vilma, Marisa, il dottor Cannizzi, il signor Mannoni

«Anna tornò alla finestra. I lampioni erano accesi, ma facevano poca luce. Sul marciapiede davanti al portone si vedevano i segni tracciati col gesso per giocare a campana. Anna ci aveva giocato fino all'anno prima...[1]»

Ferrovia locale è un romanzo scritto da Carlo Cassola tra il 1966 e il 1967 pubblicato da Einaudi nel 1968.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dino è un ferroviere che conduce un treno merci della linea San Vincenzo, Campiglia e Orbetello e che, durante il solito viaggio, osserva tutto quello che sfila sotto i suoi occhi: le case di periferia, i passaggi a livello, gli orti, i bucati stesi, un uomo che lavora nei campi, la giovane sposa di un capostazione. Da questo punto si snodano parallelamente tutti i frammenti di storia che compongono il romanzo.

Vi è la storia di Anna, un'adolescente dal carattere già deciso, che va incontro con serietà e curiosità ai fatti della vita nelle persone che le stanno accanto: la cugina Gabriella, Irma la servetta della sua stessa età, il ragazzo pensionante. La storia di Diego, il capostazione di Orciano che ha scarsa salute e che ha sposato da poco tempo la giovane popolana Dina. La storia di Delia e Mario che hanno una figlia che sta preparandosi per la Comunione e un ragazzo ormai grande. La storia di due sposi non più in tenera età, che si vogliono bene e che ricordano con nostalgia le vicende trascorse insieme: il fidanzamento, il matrimonio, la nascita dei figli. La storia di Luigi e Adriana che attendono ansiosi la nascita del primo figlio. La storia di Annina rimasta vedova che non riesce a prendere la decisione di risposarsi. La storia di Emilio, il cognato di Dino, che ama sinceramente la moglie Rina, tanto più giovane di lui e che lo fa disperare. La storia di tre ragazze: Bruna, la figlia del casellante che si lascia andare con il figlio del macellaio e con altri uomini, Vilma che si dispera perché deve lasciare Cecina per trasferirsi a Buenos Aires e Marisa che invece non aspetta altro che il momento di andare via e di cambiare. La storia del dottor Cannizzi, medico condotto, che sente il peso della solitudine e il dispiacere di avere una figlia illegittima e la storia del signor Mannoni ormai ritiratosi dal commercio che trascorre amaramente gli ultimi anni della sua vita.

Il romanzo si chiude, dopo il racconto di queste e altre più minute storie, come all'inizio, con il ferroviere Dino che rientra a casa dopo trentasei ore di servizio

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Cassola, Ferrovia locale, Einaudi, 1968, p. 10

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