Faro di Yeşilköy
Faro di Yeşilköy | |
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Il faro di Yeşilköy a Yeşilyurt | |
Stato | Turchia |
Regione | Regione di Marmara |
Provincia | Istanbul |
Distretto | Bakırköy |
Coordinate | 40°57′30″N 28°50′21″E |
Costruzione | 1856 |
Anno di attivazione | 1857 |
Altezza | 16 m |
Elevazione | 23 m s.l.m. |
Portata | 15 miglia nautiche |
Elenco fari | TUR-055[1] |
Visitabile | no |
Automatizzato | si |
Segnale | |
Un lampo bianco, periodo 10 s | |
Il faro di Yeşilköy (in Turco Yeşilköy Feneri) è un faro storico tuttora in uso situato sulla costa settentrionale del Mar di Marmara, nel quartiere di Yeşilyurt (un tempo parte di quello di Yeşilköy) nel distretto di Bakırköy, a Istanbul, in Turchia.
Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Costruito nel 1856, inizialmente era chiamato Ayostefanos Feneri ("Faro di Hagios Stefanos") dal nome dell'epoca del sobborgo di Istanbul dove era situato.[2][3] Il faro fu commissionato dal sultano ottomano Abdülmecid I (r. 1839-1861) al fine di garantire una navigazione sicura intorno alle acque poco profonde davanti alla punta di Yeşilköy (in turco: Yeşilköy Burnu) per le navi che solcavano la costa nordoccidentale del Mar di Marmara verso Istanbul.[3] Esso si trova a circa 14 km a sud-ovest dell'entrata meridionale del Bosforo.[2] L'edificio fu costruito da ingegneri francesi nel 1856 con la forma di un prisma ottagonale a due stadi in muratura. Poiché il terreno nel punto prescelto non era abbastanza elevato rispetto al livello del mare, venne costruita una torre di 16 m su di una piattaforma, consentendo di raggiungere un'altezza focale di 23 m.[2] La struttura è dipinta interamente di bianco.[1] Un annesso di due piani è usato come abitazione del custode e per scopi amministrativi. Un ballatoio circonda il locale della lanterna sulla torre. In cima alla cupola della torre si innalza un'asta per la bandiera.[4]
Il faro di Yeşilköy entrò in servizio il 5 gennaio 1857.[5] Inizialmente era illuminato con cherosene, ma in seguito fu sostituito da una luce di Dalén che utilizzava carburo (gas acetilene). Al giorno d'oggi, la luce funziona a elettricità. La lanterna del faro ha una lente cilindrica catadiottrica da 500 mm e una fonte luminosa da 500 W che lampeggia ogni 10 secondi in gruppo. La sua luce bianca è visibile in un raggio di 15 miglia nautiche (28 km). In condizioni di nebbia, una sirena suona ogni 30 secondi per avvertire della presenza dell'area pericolosa.[2][4][3] Il faro è classificato in Turchia con il codice "TUR 055" e il suo nominativo radio è TC1YLH.[6] Esso è gestito dall'Autorità per la sicurezza costiera (in turco: Kıyı Emniyeti Genel Müdürlüğü) dipendente dal Ministero dei trasporti e delle comunicazioni.[2] Il faro subì restauri negli anni 1945, 1971 e 1988.[3] L'annesso del faro è stato trasformato in un ristorante di pesce e frutti di mare, che può ospitare 100 ospiti nella sala principale e 40 persone nel giardino d'inverno. Inoltre, nei mesi estivi 150 clienti possono cenare su una terrazza all'aperto.[7]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Russ Rowlett, Lighthouses of Northwestern Turkey, in The Lighthouse Directory, University of North Carolina at Chapel Hill. URL consultato il 15 settembre 2010.
- ^ a b c d e (EN) Historical Lighthouses-Yeşilköy Lighthouse, su coastalsafety.gov.tr, Ministry of Transport-Directorate General of Coastal Safety. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2009).
- ^ a b c d (TR) Yeşilköy, su istanbul.com. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2010).
- ^ a b (TR) Yeşilköy Feneri, in Kent Haber, 3 giugno 2009. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2010).
- ^ (TR) Deniz Fenerleri-Yeşilköy Feneri, su balikcilar.net, Balılçı Forum. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2010).
- ^ Marmara Lighthouses On The Air (MLOTA) Award by TCSWAT (PDF), su ta0u.com, TCSWAT. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2010).
- ^ (TR) Fener Lokantası, su hangirestoran.com. URL consultato il 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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