Fantomas contro i vampiri multinazionali

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Fantomas contro i vampiri multinazionali
Titolo originaleFantomas contra los vampiros multinacionales
Una utopia realizable por Julio Cortázar
AutoreJulio Cortázar
1ª ed. originale1975
Generefumetto
Sottogenereromanzo
Lingua originalespagnolo
AmbientazioneVallonia, 1975
ProtagonistiJulio Cortázar
CoprotagonistiFantomas
AntagonistiSteiner, le multinazionali
Altri personaggiAlberto Moravia, Octavio Paz, Susan Sontag

«La cosa bella delle utopie è che sono realizzabili.»

Fantomas contro i vampiri multinazionali è un'opera di Julio Cortázar. Pubblicato sotto forma di fumetto nel 1975 per sfuggire alla censura messicana è l'opera forse più politicamente "scorretta" dello scrittore argentino. La particolarità dell'opera sta nell'alternanza tra immagini, testo e vignette, oltre alla ferma condanna delle dittature sudamericane degli anni settanta.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La trama del Fantomas è decisamente complicata: una setta internazionale di fascisti sta distruggendo tutti i libri del mondo; Fantomas, assieme a Cortázar, Alberto Moravia, Octavio Paz e Susan Sontag, cercherà di combattere contro questa setta, fallendo però miseramente. Fino a capire che il vero problema sono le dittature sudamericane ed il nemico sono le multinazionali ed il governo statunitense che le finanzia ed appoggia. Ma contro tale minaccia, c'è una sola speranza per i popoli del cono sud: la ribellione, più che contro un singolo governo, ad uno stato mentale che porta alla rassegnazione ed all'attesa di un leader.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  • La presenza di tre diverse forme verbali (vignette, immagini e testo) non deve trarre in inganno. Non servono da contorno alla trama, ma la implementano; lo stesso narratore-protagonista non interrompe mai il suo discorso lasciando spazio alle immagini od ai fumetti, ma anzi le trasforma in un unico blocco.
  • Nel testo sono presenti anche diversi documenti ufficiali, come la Sentenza del Tribunale Russell II sui crimini delle dittature in sudamerica.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]