Ex mattatoio (L'Aquila)

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Ex mattatoio dell'Aquila
La facciata sud dell'ex mattatoio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàL'Aquila
Indirizzolargo Tornimparte, 1 (Borgo Rivera)
Coordinate42°21′00.7″N 13°23′21″E / 42.350194°N 13.389167°E42.350194; 13.389167
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXX secolo
Ricostruzione2012-2015
UsoSede museale
Realizzazione
ProprietarioComune dell'Aquila

L'ex mattatoio dell'Aquila è un complesso di edifici originariamente adibito alla macellazione ed alla distribuzione delle carni.

Realizzato nella prima metà del XX secolo, è uno dei rari esempi di archeologia industriale in città[1]; danneggiato dal sisma del 2009, è stato ricostruito tra il 2012 ed il 2015 per diventare la sede del museo nazionale d'Abruzzo (MUNDA)[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il mattatoio nacque negli anni Trenta del XX secolo in un'area strategica della città, poiché vicino agli scali ferroviari delle Ferrovie dello Stato (stazione RFI sulla ferrovia Terni-Sulmona) e della Società Industriale Aterno (stazione SIA sulla ferrovia L'Aquila-Capitignano), adiacente al fiume Aterno e non distante dal centro cittadino[1]. Alla fine della seconda guerra mondiale, l'opificio fu affiancato da altre due palazzine.

Rimasto inutilizzato sin dagli anni Novanta, il complesso è stato poi gravemente danneggiato dal terremoto dell'Aquila del 2009 che ha colpito soprattutto le due palazzine, successivamente demolite. L'intera area è stata poi inglobata in un progetto di recupero che ha interessato gli argini del fiume Aterno, la cinta muraria ed il complesso dell'ex mattatoio destinato a diventare sede museale, all'interno del programma Mumex per la valorizzazione dei poli museali nel Mezzogiorno d'Italia[1][3]. In quest'occasione, il complesso è stato donato in comodato d'uso gratuito dal Comune dell'Aquila — che ne è il proprietario — al Ministero per i beni e le attività culturali[2].

I lavori di ricostruzione del fabbricato sono iniziati nel 2012 e si sono conclusi, con qualche ritardo, tre anni dopo per un costo superiore ai 5 milioni di euro[3]. Il 19 dicembre 2015 la struttura è stata aperta al pubblico alla presenza del ministro Dario Franceschini[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso è situato a Borgo Rivera, in uno dei quartieri più antichi della città, adiacente alle mura dell'Aquila, precisamente tra le porte Rivera e della Stazione. L'area, a forte connotazione turistico-monumentale, è caratterizzata dalla presenza della fontana delle 99 cannelle e della chiesa di San Vito alla Rivera[3][5].

Una sala del provvisorio Museo Nazionale d'Abruzzo

Occupa una superficie di oltre 4.000 , di cui circa la metà recuperati e accessibili al pubblico, ed è formato da un edificio principale (sede della collezione del museo nazionale d'Abruzzo) e da un nuovo fabbricato, ulteriormente suddiviso in due blocchi a livelli sfalsati, al cui interno trovano posto le strutture accessorie al museo, una sezione uffici ed una sala congressi da 96 posti[6]. Il padiglione principale si articola su 6 sale all'interno di 5 aree espositive[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Marianna Gianforte, L'Aquila, da ex mattatoio a piccolo gioiello dell’edilizia museale, in Il Centro, 2 maggio 2014. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  2. ^ a b c Valentina Bernabei, L'Aquila. La rinascita dell'arte, in la Repubblica, 19 dicembre 2015.
  3. ^ a b c Nello Avellani, L'arte trova una nuova casa: riapre il 'Munda', il Museo Nazionale d'Abruzzo. Franceschini: "Un pezzo del percorso dell'Aquila verso il futuro", in news-town.it, 19 dicembre 2015. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2015).
  4. ^ Michela Corridore, L'Aquila, da ex mattatoio a piccolo gioiello dell’edilizia museale, in Il Centro, 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  5. ^ divisare.com, Struttura polivalente presso l'ex mattatoio. L’Aquila, su divisare.com. URL consultato il 18 dicembre (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ archiportale.com, Nuova vita per il Museo Nazionale d’Abruzzo, su archiportale.com. URL consultato il 18 dicembre.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo nazionale d'Abruzzo, su munda.abruzzo.it. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).