Esterina (film)

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Esterina
Carla Gravina e Domenico Modugno in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1959
Durata102 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaCarlo Lizzani
SoggettoGiorgio Arlorio
SceneggiaturaEnnio De Concini
ProduttoreAlfredo Guarini
Casa di produzioneItalia Produzioni Film, Gray Film
Distribuzione in italianoItalia Film
FotografiaRoberto Gerardi
MontaggioMario Serandrei
MusicheCarlo Rustichelli
ScenografiaNedo Azzini
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Esterina è un film del 1959 diretto da Carlo Lizzani.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Annoiata dalla vita di campagna, dopo un diverbio avvenuto con i contadini che le danno lavoro Esterina decide di farsi dare un passaggio in città da due camionisti, Gino e Piero. Giunti a destinazione, i due vorrebbero congedarla ma la ragazza chiede di rimanere con loro e, per vincere la loro diffidenza, offre i suoi modesti risparmi per aiutarli a pagare una cambiale. Durante il viaggio da Torino a Livorno, Esterina comincia a rendersi conto della realtà: dapprima i tre vengono coinvolti nello sfratto di una povera famiglia, poi Esterina riceve da una signora la proposta di lavorare in un salone di estetica, che in realtà è una casa di appuntamenti. Prima ancora che Esterina scopra la vera destinazione del locale in cui è finita, sopraggiunge la polizia e arresta tutti.

Delusa e sfiduciata per le umiliazioni subite e per gli ingiusti sospetti cui è fatta segno, Esterina tenta il suicidio buttandosi in mare, ma alcuni pescatori la salvano. Gino e Piero vanno a trovarla in ospedale e dovranno riportarla a casa a Torino, nella vita grigia e mediocre da cui pensava di poter evadere. Piero torna alla sua famiglia, ma Gino decide alla fine di sposarla.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La parte di Gino, andata a Geoffrey Horne, era stata originariamente proposta a Marcello Mastroianni, già impegnato però nelle riprese de La dolce vita di Federico Fellini.[2]

Le riprese sono state eseguite a: Torino, Moncalieri, Pino Torinese, Rivalta di Torino, Livorno, Pisa, Roma, Santa Marinella, al porto di Civitavecchia e presso le cascate di Monte Gelato.[3]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente annunciato col titolo Una testa piena di stoffa, venne presentato il 27 agosto 1959 alla 20ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, in cui riscosse un discreto successo.[4]

Venne distribuito nei cinematografi a partire dal 10 settembre.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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