Ernani D'Alconzo

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Ernani D'Alconzo
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1951
Carriera
Squadre di club1
1938-1939Taranto? (?)
1939-1940Ambrosiana-Inter0 (0)
1939-1940Omegna? (?)
1940-1942Taranto? (?)
1942-1946Sampierdarenese60 (17)[1]
1946-1948Sampdoria16 (3)
1948-1949Siracusa38 (11)
1949-1950Napoli25 (6)
1950-1951Reggina? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ernani D'Alconzo (Taranto, 13 dicembre 1919Rimini, 8 settembre 2004[2]) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Ala in grado di coprire entrambe le fasce laterali.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

In gioventù aveva militato nel Taranto e nell'Ambrosiana-Inter, con quest'ultima che lo aveva prestato, nel 1939-1940, all'Omegna, squadra militante in Serie C.[3] Dopo altri due anni in C nuovamente al Taranto, ritorna in Serie A grazie alla Sampierdarenese, all'epoca denominata Liguria; D'Alconzo non soffre il doppio salto di categoria e realizza 9 reti, fra cui quella del provvisorio 2-2 nell'incontro interno col Grande Torino (poi deciso da Gabetto)[4] in una stagione che vede la sua squadra retrocedere.

Disputa col Liguria, che riadotta il nome Sampierdarenese nel 1945, anche il Campionato Alta Italia 1944, e l'anno seguente partecipò alla Coppa Città di Genova che nei primi mesi di quell'anno sostituì il normale campionato a causa degli eventi bellici che sconvolgevano l'Europa in quel periodo.[5] La competizione fu vinta dal Genoa che sorpassò all'ultima giornata i liguriani.[6]

È anche in rosa nell'anomalo campionato 1945-1946, per poi passare alla Sampdoria dopo la fusione dei sampierdarenesi con l'Andrea Doria. In blucerchiato disputa due stagioni essenzialmente da rincalzo (16 partite), segnando una rete nel derby della Lanterna del 3 marzo 1947, poi vinto 3-2 dalla Sampdoria[7].

Passa quindi al Siracusa in Serie B, dove con 11 reti contribuisce alla salvezza nella stagione 1948-49, quindi al Napoli, con il quale vince il campionato di Serie B 1949-1950 (25 presenze e 6 reti personali), per poi tornare in Serie C con la Reggina.

In carriera ha totalizzato complessivamente 42 presenze e 12 reti nella Serie A a girone unico, e 61 presenze e 17 reti in Serie B.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Napoli: 1949-1950

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 67 (22) considerando la Coppa Città di Genova.
  2. ^ Servizio Stato Civile Centrale del Comune di Taranto
  3. ^ Elenco dei giocatori italiani autorizzati a cambiare Società nella stagione 1940-41, da «Il Littoriale», 27 agosto 1940, pp. 2-3
  4. ^ Dal sito dell'Istituto di Storia e Statistica del Calcio
  5. ^ Maiorca, p.200.
  6. ^ ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Emilio Caprile: «Io azzurro nel 1950, ho girato in tanti club. Ma il Genoa è rimasto sempre nel mio cuore», su Pianetagenoa1893.net. URL consultato l'8 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2014).
  7. ^ Dal sito dell'Istituto di Storia e Statistica del Calcio

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianluca Maiorca, Marco Montaruli, Paolo Pisano, Almanacco storico del Genoa, Trebaseleghe, Fratelli Frilli Editori, 2011, ISBN 978-88-7563-693-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]