Episodi di The Good Fight (seconda stagione)

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Voce principale: The Good Fight.


La seconda stagione della serie televisiva The Good Fight, composta da 13 episodi, è stata pubblicata dal servizio di video on demand CBS All Access dal 4 marzo al 27 maggio 2018.

In Italia la stagione è stata interamente pubblicata il 12 settembre 2018 su TIMvision.[1]

Sin dal primo episodio entra nel cast principale Audra McDonald nel ruolo di Liz Reddick-Lawrence.

Nel corso della stagione escono invece dal cast Paul Guilfoyle (Henry Rindell) e Bernadette Peters (Lenore Rindell).

In questa stagione i titoli degli episodi fanno riferimento al tempo trascorso dall'inizio dell'amministrazione Trump.[2]

Titolo originale Titolo italiano Pubblicazione USA Pubblicazione Italia
1 Day 408 Giorno 408 4 marzo 2018 12 settembre 2018
2 Day 415 Giorno 415 11 marzo 2018
3 Day 422 Giorno 422 18 marzo 2018
4 Day 429 Giorno 429 25 marzo 2018
5 Day 436 Giorno 436 1º aprile 2018
6 Day 443 Giorno 443 8 aprile 2018
7 Day 450 Giorno 450 15 aprile 2018
8 Day 457 Giorno 457 22 aprile 2018
9 Day 464 Giorno 464 29 aprile 2018
10 Day 471 Giorno 471 6 maggio 2018
11 Day 478 Giorno 478 13 maggio 2018
12 Day 485 Giorno 485 20 maggio 2018
13 Day 492 Giorno 492 27 maggio 2018

Giorno 408[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 408
  • Diretto da: Brooke Kennedy
  • Scritto da: Robert King e Michelle King

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Carl Reddick, socio fondatore della "Reddick, Boseman & Kolstad" è morto. Al funerale, tra gli altri, è presente anche sua figlia Liz, ex moglie di Adrian e Procuratore del Dipartimento di Giustizia. I due ex coniugi si detestano e malgrado le luttuose circostanze riescono ugualmente a scontrarsi quando Adrian chiede a Liz di poter mantenere il nome "Reddick" per lo Studio e lei rifiuta, ribattendo che senza l'effettiva presenza del padre lo Studio si renderebbe colpevole di pubblicità ingannevole.

Di lì a poco sorgono altri problemi: durante l'orazione funebre Barbara ricorda la storia di Carl Reddick e sostiene che in fondo tutti loro ne hanno tradito l'alta moralità perché hanno iniziato a considerare più importanti i guadagni e a vedere le leggi come norme da aggirare. Il tenore del discorso sembra scontentare Habercore, importante cliente di Diane per il quale lo Studio dovrebbe curare la creazione di una biblioteca presidenziale dedicata a Barack Obama. Purtroppo Diane non è presente per difendere il progetto: è rimasta bloccata in tribunale dove un sempre più svagato Howard Lyman, diventato giudice, fa perdere alla sua causa un sacco di tempo.

Diane riesce a raggiungere gli altri soltanto al cimitero. Si scopre che Habercore non ha problemi con il discorso di Barbara: più semplicemente intende rivolgersi a Liz Reddick. Liz infatti è stata sospesa dal Dipartimento di Giustizia a causa di un tweet in cui ha definito Donald Trump un "suprematista bianco"; si è licenziata e ora intende aprire uno Studio tutto suo. Per superare l'ostacolo Diane propone allora di prendere Liz come socio titolare, cosa che consentirebbe allo Studio anche di mantenere il nome "Reddick". Adrian è ovviamente contrario ma con l'appoggio degli altri quindici soci Diane e Julius si propongono di scavalcarlo agevolmente.

Al cimitero Diane reincontra anche Renée che si scusa per non averla assunta quando lei si trovava in difficoltà; ora le propone di prendere nel suo Studio il posto di un avvocato deceduto. Diane, che non si fida di Renée, rifiuta e di lì a poco scopre di aver fatto la cosa migliore: la stessa proposta era stata rivolta a Barbara Kolstad e alla fine è proprio lei a trasferirsi da Renée.

A parte questi inconvenienti Diane avverte altri motivi di crisi: c'è il peso della nuova amministrazione, inoltre si sente circondata dalla morte perché in città già diversi avvocati sono stati uccisi da clienti scontenti a causa delle eccessive parcelle. Una microdose di psilocibina regalatale da un gentile barman colpito dal suo bel sorriso, riesce momentaneamente a tirarla un po' su.

Anche Maia è ancora oppressa dai guai che coinvolgono la sua famiglia: manca poco al processo in cui la ragazza rischia una condanna a cinque anni di reclusione. L'agente federale Madeline Starkey cerca di forzarla ad un accordo - rivelazioni esaustive sul padre in cambio della caduta delle accuse - tuttavia Maia rifiuta. Si trova però in difficoltà quando le viene mostrata la foto di una donna, scattata all'aeroporto di Dubai, che là ha prelevato un milione di dollari da un conto bancario intestato a Henry Rindell. Le sembra di riconoscerla come Rosalie, che dodici anni prima era stata sua istruttrice di tennis; i Rindell l'avevano poi allontanata quando le due ragazze avevano iniziato ad essere troppo intime.

Maia si chiede cosa leghi Henry e Rosalie, dopo tanto tempo: una possibile risposta viene fornita da un'intercettazione telefonica che Madeline Starkey le fa ascoltare. Dalla registrazione risulta non solo che Henry ha una relazione con Rosalie, ma che i due hanno addirittura un figlio di sette anni. La cosa è preoccupante, ma Jay riesce a dimostrare l'esistenza di un programma audio dell'FBI con il quale è possibile produrre qualunque tipo di conversazione. Dunque la presunta prova è stata costruita ad arte.

Maia e Lucca (che la difende) fanno capire all'agente Starkey che sono a conoscenza dell'espediente da lei adottato e chiedono di fare un accordo senza condizioni che preveda l'assoluzione di Maia.

  • Altri interpreti: Audra McDonald (Liz Reddick-Lawrence), Brian Stokes Mitchell (Rod Habercore), Jerry Alden (Howard Lyman), Jayne Houdyshell (Renée), Adam Heller (Wilbur Dincon), Kristen Carpenter (Rosalie Richetta), Jane Lynch (agente federale Madeline Starkey), Simon Feil (Stan Greennoble), Alton Fitzgerald White (il direttore delle pompe funebri), Drew Gehling (il barman)

Giorno 415[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 415
  • Diretto da: Jim McKay
  • Scritto da: William Finkelstein
  • Altri interpreti: Helene Yorke (Amy Breslin), Caroline Aaron (Lucy Heinberg), Sam McMurray (Joe Swoboda), Samantha Massell (Esther), Kristen Carpenter (Rosalie Richetta), Tess Soltan (Sonya), Denis O'Hare (giudice Charles Abernathy), Jed Orleman (Tim Shefflin), Simon Feil (Stan Greennoble)

Giorno 422[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 422
  • Diretto da: James Whitmore jr
  • Scritto da: Joey Hartstone

Giorno 429[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 429
  • Diretto da: Ron Underwood
  • Scritto da: Jonathan Tolins

Giorno 436[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 436
  • Diretto da: Jim McKay
  • Scritto da: Marcus Dalzine

Giorno 443[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 443
  • Diretto da: Brooke Kennedy
  • Scritto da: Jaquelyn Reingold

Giorno 450[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 450
  • Diretto da: Frederick E. O. Toye
  • Scritto da: Tegan Shohet

Giorno 457[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 457
  • Diretto da: Clark Johnson
  • Scritto da: Aurin Squire

Giorno 464[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 464
  • Diretto da: Michael Zinberg
  • Scritto da: Robert King e Michelle King

Giorno 471[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 471
  • Diretto da: Kevin Rodney Sullivan
  • Scritto da: William Finkelstein

Giorno 478[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 478
  • Diretto da: Brooke Kennedy
  • Scritto da: Jonathan Tolins
  • Altri interpreti: Gary Cole (Kurt McVeigh), Becky Ann Baker (Alma Hoff), Elizabeth Lail (Emily Chapin), Brian Stokes Mitchell (Rod Habercore), Zachary Booth (Jerry Warshofsky), Corey Scott (Tom C. Duncan), Anthony Rapp (Glen), Wendell B. Franklin (capitano Ian Lawrence), Anthony De Sando (detective Hedren), Zoe Winters (Gretchen Mackie), Robert Eli (Ron Williams), Glenn Stott (Dennis Honeycutt), Suzette Gunn (Meghan Schoer), Scott Drummond (Sebastian Rose), Gillian Glasco (Dede), Peterson Townsend (Jeremy), Laurence Blum (Daniel Whitehead)

Giorno 485[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 485
  • Diretto da: Ron Underwood
  • Scritto da: Jaquelyn Reingold e Marcus Dalzine

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Jay e Maia sono in viaggio dall'aeroporto con Avi Epps, appena arrivato da Israele per testimoniare in tribunale su di una causa per frode. La loro auto viene fermata dalla polizia per eccesso di velocità e di lì a poco Avi e Jay vengono arrestati: il primo perché durante il controllo nel suo bagaglio sono stati trovati dei medicinali sospetti, il secondo per quella che di solito (e amaramente) viene definita"guida in stato di evidenziare negritudine". Maia dà l'allarme, e Liz e Diane si attivano per ottenere la libertà su cauzione.

All'udienza Liz scopre che alcuni agenti dell'Immigrazione, guidati dall'avvocato Basehart, sono interessati a Jay, contro il quale è stato spiccato un mandato d'arresto. Insieme a Diane riesce a fare trattenere Jay in custodia nel carcere della Contea in modo che l'immigrazione non possa trasferirlo; intanto si cercheranno i documenti necessari a dimostrare che Jay è cittadino americano, non passibile di rimpatrio in Nigeria.

Purtroppo quando il certificato di nascita viene trovato, il documento risulta falso: i defunti genitori di Jay hanno duplicato per lui il certificato di Brigitte, la sua presunta gemella (in realtà sorella minore di un anno, lei sì nata negli Stati Uniti). Con sgomento l'investigatore scopre dunque di aver vissuto per trentotto anni una sorta di falsa esistenza.

Pur di mettere le mani su Jay, la polizia fa decadere l'accusa per possesso di droga e mentre Avi Epps scompare, probabilmente rientrando in Israele, l'investigatore rischia di nuovo di essere preso in custodia dall'Immigrazione. Lo salva l'insperato aiuto del giudice Suzanne Morris che durante l'ennesima udienza gli suggerisce di dire qualcosa di sconveniente, così da poterne prolungare il fermo per vilipendio alla Corte. Ma si tratta di un rimedio temporaneo perché Basehart non intende mollare.

Julius prende contatti con il rappresentante dei Repubblicani che offrono il loro aiuto in cambio del contratto ChumHum. La richiesta è tanto eccessiva quanto sospetta, per cui Julius preferisce temporeggiare.

Intanto la vera battaglia si svolge altrove, tra la Contea e il governo federale: entrambi rivendicano la giurisdizione sul caso Dipersia e mentre un tribunale civile dà ragione alla Contea, quello federale assegna a Basehart e ai suoi la custodia di Jay. Alla fine lo stesso Jay viene chiamato a testimoniare nel tribunale federale e benché Adrian cerchi di fare durare la sua deposizione il più a lungo possibile, una volta rilasciato l'investigatore viene preso in custodia dall'Immigrazione.

Dopo aver tentato invano la strada del ricongiungimento famigliare, dato che le sue sorelle sono nate negli Stati Uniti, Liz e Diane decidono di usare la loro ultima carta: la richiesta di un visto per meriti artistici e culturali, in base al cosiddetto "Decreto Einstein". Jay non è uno scienziato o un musicista famoso, però disegna graphic novels. Facendolo passare per un grande esperto, Liz e Diane fanno testimoniare in favore di Jay il collezionista di fumetti che in almeno un'occasione ha acquistato uno dei suoi lavori. Fanno presente che in passato persino Melania Trump ha beneficiato del Decreto e alla fine, grazie alla benevolenza del giudice di turno, Jay ottiene il sospirato visto per restare a Chicago.

Mentre Jay inizia a godersi la ritrovata libertà, Julius fronteggia le velate minacce del rappresentante repubblicano, inviperito per aver perso la possibilità di controllare ChumHum.


  • Altri interpreti: Nikki M. James (Monica Timmons), Alan Rosenberg (Len Gottlieb), Ken Barnett (Ralph Beldi), Chinasa Ogbuagu (Brigitte Dipersia), Katrina Lenk (Naftali Amato), Daniel Rossmer (Avi Epps), Suzette Gunn (Meghan Schoer), Devin Ratray (Kevin Costas), Kylan Conroy (Aubrey), Michael Paul Chan (giudice Vincent Park), William M. Finkelstein (giudice Simon Kassovitz), Rob McClure (giudice Trig Mullaney), Carolee Carmello (giudice Eve Sebald), Jim Brochu (giudice Vernon Windsor), Jane Alexander (giudice Suzanne Morris)

Giorno 492[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Day 492
  • Diretto da: Robert King
  • Scritto da: Robert King e Michelle King
  • Altri interpreti: Gary Cole (Kurt McVeigh), Margo Martindale (Ruth Eastman), Judith Light (Deirdre Quinn), Obba Babatundé (Danny Quinn), Tim Matheson (Tully Nelson), Christopher Sieber (Neil Howard Sloan-Jacob), John Schiappa (Warren Hessman), Suzette Gunn (Meghan Schoer), Rob McClure (giudice Trig Mullaney), Lenny Wolpe (giudice John Evans), Mo Rocca (Ted Willoughby), Michael Satow (Stark Schiff), Taylor Louderman (Tara Stokes), Michelle Wilson (dottoressa Letitia Coulson), Andrea Martin (Francesca Lovatelli), Enrico Colantoni (Patrick Basehart), Jenna DiMartini (Jamie), Kasey Walker (Jill), Kylan Conroy (Aubrey), Roberta Colindrez e Deirdre Lovejoy (agenti federali)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Good Fight lo spin off di The Good Wife con la stagione 2, in Tvzap, 12 settembre 2018. URL consultato il 12 settembre 2018.
  2. ^ (EN) "The Good Fight" Season 2 Review, su IndieWire. URL consultato il 30 maggio 2024.
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