Elevator Action

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Elevator Action
videogioco
Schermata della versione arcade
Titolo originaleエレベーターアクション Erebētā Akushon
PiattaformaArcade, Nintendo Entertainment System, ZX Spectrum, Amstrad CPC, MSX, Commodore 64, Game Boy, SG-1000, PC-88, Sharp X1, FM-7
Data di pubblicazioneArcade:
Mondo/non specificato luglio 1983

NES:
Giappone 28 giugno 1985
agosto 1987
SG-1000, MSX:
Giappone 1985
PC-88, FM-7, Sharp X1:
Giappone 1986
C64, Amstrad CPC, ZX Spectrum:
1987
Game Boy:
Giappone 9 agosto 1991
dicembre 1991
1991

GenerePiattaforme
TemaSpionaggio
OrigineGiappone
SviluppoTaito (arcade, MSX, Game Boy, home computer giapponesi), Quicksilva (home computer occidentali), Micronix (NES), SEGA R&D 2 (SG-1000)
PubblicazioneTaito (arcade, NES, Game Boy), Nidecom Carry Soft (MSX, home computer giapponesi), Quicksilva (home computer occidentali), SEGA (SG-1000)
MusicheYoshino Imamura (arcade)
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori alternati
Periferiche di inputGamepad, tastiera
SupportoCartuccia, floppy disk, cassetta, download
Distribuzione digitaleVirtual Console
Fascia di etàCEROA · ESRBE10+
Seguito daElevator Action Returns
Specifiche arcade
CPUM68705 a 1,5 MHz
Processore audioSound CPU: Z80 a 3 MHz
Sound chip: 4x AY8910 a 1.5 MHz
SchermoRaster orizzontale
Risoluzione256×224 pixel
Periferica di inputJoystick 2 direzioni, 4 pulsanti

Elevator Action (エレベーターアクション?, Erebētā Akushon) è un videogioco arcade a piattaforme del 1983, prodotto e pubblicato dalla Taito, portato anche a varie piattaforme casalinghe nel 1985-1987. Si tratta di un titolo con una meccanica di gioco piuttosto innovativa per l'epoca[1].

Il protagonista è Agente 17, nome in codice Otto, un agente segreto che si infiltra in un grattacielo, dopo essersi calato sul tetto con un rampino; egli deve riuscire a rubare alcuni documenti e poi a fuggire rubando un'auto dal garage posto al piano terra. Ma l'edificio brulica di guardie armate e può essere attraversato solo grazie a numerosi ascensori (elevator in inglese) e scale mobili.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Ogni livello di Elevator Action consiste in un unico grattacielo (cambiano solo i colori dei muri), alto decine di piani. La schermata scorre verticalmente man mano che si scende. Inizialmente i piani sono semplici e stretti, ma poi si allargano e il sistema di ascensori può diventare anche complesso, come un rompicapo. Ci sono numerose porte blu, dalle quali escono casualmente i nemici. Le poche porte rosse invece contengono i documenti da rubare, e bisogna entrare in ognuna di queste (ottenendo 500 punti) prima di poterlo terminare, raggiungendo il piano terra.

I nemici sono principalmente guardie in vestito nero e borsalino, armate di pistola (il protagonista ha un'arma identica). Tutte le pistole possono sparare solo in orizzontale, con munizioni illimitate, e uccidono con un sol colpo. Toccarli fisicamente non è di per sé letale.

Agente 17 può saltare per schivare i proiettili bassi; se salta addosso a un nemico lo elimina con un calcio. Può accovacciarsi per schivare i proiettili alti e anche sparare mentre è accovacciato. Alcune zone del palazzo sono al buio e non è possibile vedere le porte blu chiuse. Si può oscurare temporaneamente una zona anche sparando ai lampadari, i quali tra l'altro cadendo elimineranno i nemici che vi si trovano sotto. Si può perdere la vita quando l'agente viene colpito da un proiettile del nemico, oppure cadendo nella tromba degli ascensori o ancora venendo schiacciato sopra o sotto un medesimo (questo può accadere anche ai nemici).

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Ai suoi tempi, la versione originale arcade fu molto popolare[2], mentre quella per Commodore 64 ottenne alcuni giudizi molto negativi; tra gli altri, la rivista britannica Commodore User arrivò ad assegnargli 1/10[3]. Al contrario, per la portatile Game Boy ottenne invece diversi giudizi positivi.

La rivista Play Generation diede al remake Elevator Action Deluxe per PlayStation 3 un punteggio di 67/100, trovandolo un gioco frustrante e confusionario, che sarebbe piaciuto solo ai nostalgici o ai patiti della sfida più ardua[4].

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Sono usciti vari cloni e rifacimenti del titolo, ad esempio per Game Boy Color[5] e Game Boy Advance[6].

Nel 1994 è uscito un seguito ufficiale, Elevator Action Returns, che permette tra l'altro di giocare contemporaneamente in doppio[7]. Un altro esclusivo nel formato da sala è stato rilasciato nel 2009, con il nome Elevator Action: Death Parade[8].

La conversione per Atari 2600 venne parzialmente sviluppata a suo tempo, ma mai completata. Al Classic Gaming Expo 2001 la CGE Services Corp. pubblicò questo prototipo, abbastanza giocabile, prodotto in circa duecento copie con confezioni ispirate a quelle classiche Atari[9].

Nel 2007 Elevator Action è stato anche reso disponibile per Virtual Console[10], incluso nelle raccolte Taito Legends[11] e Taito Legends Power-Up[12], e prodotto per telefoni cellulari dalla Sony[13].

Nel 2011 fu pubblicato un nuovo remake per PlayStation Network, intitolato Elevator Action Deluxe, il quale presenta nuovi nemici, una modalità multiplayer in locale per quattro giocatori e tre medaglie da sbloccare per ogni livello[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Matt Fox, The Video Games Guide: 1,000+ Arcade, Console, and Computer Games, 1962–2012, 2ª ed., McFarland & Company, 2012, p. 96, ISBN 978-1-4766-0067-3. URL consultato il 10 settembre 2019.
  2. ^ (EN) Elevator Action, in Retro Gamer, n. 79, Bournemouth, Imagine Publishing, luglio 2010, p. 70, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).
  3. ^ (EN) Elevator Action (JPG), in Commodore User, n. 43, Londra, EMAP, aprile 1987, p. 30, ISSN 0265-721X (WC · ACNP).
  4. ^ Elevator Action Deluxe, in Play Generation, n. 73, Edizioni Master, dicembre 2011, p. 65, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  5. ^ (EN) Elevator Action EX, su IGN. URL consultato il 10 settembre 2019.
  6. ^ (EN) Craig Harris, Elevator Action Old and New, su IGN, 13 gennaio 2003. URL consultato il 10 settembre 2019.
  7. ^ (EN) Game Help Editors' Picks Co-Op Games, su IGN, 14 giugno 2005. URL consultato il 10 settembre 2019.
  8. ^ (EN) Michael McWhertor, Elevator Action Arcade Shooter Has Great name, Even Better Gimmick, su Kotaku, 2 marzo 2009 (archiviato il 14 dicembre 2018).
  9. ^ (EN) Elevator Action - Atari 2600, su atariage.com.
  10. ^ (EN) Lucas M. Thomas, Elevator Action VC Review, su IGN, 6 marzo 2007. URL consultato l'8 settembre 2019.
  11. ^ (EN) David Clayman, Taito Legends, su IGN, 8 novembre 2005. URL consultato l'8 settembre 2019.
  12. ^ (EN) Greg Miller, Taito Legends Power-Up Review, su IGN, 23 maggio 2007. URL consultato l'8 settembre 2019.
  13. ^ (EN) Elevator Action [Mobile], su IGN. URL consultato l'8 settembre 2019.
  14. ^ Elevator Action, il ritorno di un classico, in Play Generation, n. 72, Edizioni Master, novembre 2011, p. 67, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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