Editto Borbonico di Torre Annunziata

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La lapide su cui fu inciso l'editto di Ferdinando IV, murata in corso Garibaldi a Torre Annunziata

L'Editto Borbonico di Torre Annunziata fu un editto emanato il 23 aprile 1785, dal Re di Napoli Ferdinando IV, che mirava ad eliminare l'attività abusiva della sensalia, molto fiorente e redditizia nella zona tra Torre dell'Annunziata ed il casale di Boscotrecase. Inciso su due lapidi di marmo, furono murate sull'odierno corso Garibaldi di Torre Annunziata, all'epoca via che segnava il confine tra i due citati comuni.
Redatto sotto la guida del giudice Natale Maria Cimaglia, l'editto non sortì gli effetti desiderati, nonostante la pena della carcerazione immediata e l'ammenda di 1000 ducati, cifra davvero notevole per l'epoca[1].

Fu quindi necessario emanare un secondo editto, che fu murato di fronte alla precedente via, sull'odierna Strada statale 18 Tirrena Inferiore e di cui oggi si sono perse le tracce, a causa dei diversi lavori subiti dall'edificio su cui era stata posta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ De Seta, pp. 161-162.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Dati, Indagini storiche su Torre Annunziata, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1962.
  • Cesare De Seta, Manifatture in Campania: dalla produzione artigiana alla grande industria, Napoli, Guida Editori, 1983, ISBN 88-7042-237-2.

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