Douglas DC-7

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Douglas DC-7
Un Douglas DC-7C della Scandinavian Airlines System
Descrizione
Tipoaereo di linea
Equipaggio3 più assistenti
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Douglas
Data primo volo17 maggio 1953[1]
Data entrata in servizio1º giugno 1953
Esemplari338
Sviluppato dalDouglas DC-6B[2]
Dimensioni e pesi
Lunghezza33,20 m (108 ft 11 in)
Apertura alare35,81 m (117 ft 6 in)
Altezza8,71 m (28 ft 7 in)
Peso a vuoto26 376 kg (58 150 lb)
Peso max al decolloda 51 982 a 55 338 kg (114 600-122 000 lb)
Passeggerida 64 a 95
Capacità combustibile26 785 L[senza fonte]
Propulsione
Motore4 radiali Wright R-3350-30W
Potenza3 250 hp (2 423 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max652 km/h (405 mph)
Velocità di stallo156 km/h (97 mph)
Velocità di crociera578 km/h (359 mph)
Autonomia8 311 km (5 164 mi) max capacità di combustibile
5 737 km (3 565 mi) max carico
Quota di servizio8 656 m (28 400 ft)
Tangenza12 000 m[senza fonte]

i dati sono estratti da American Museum of Aviation[3]

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Il Douglas DC-7 è un quadrimotore da trasporto di linea passeggeri e, nella sua versione DC-7F da trasporto merci (cargo), ad ala bassa sviluppato dall'azienda statunitense Douglas Aircraft Company nei primi anni cinquanta.

Introdotto nel maggio 1953, fu l'ultimo modello destinato al trasporto aereo civile equipaggiato con gruppi motoelica realizzato dalla Douglas ed il primo in grado di volare senza scalo da est ad ovest attraverso gli Stati Uniti continentali.[1]

Nella sua versione a lungo raggio più recente, la DC-7C, venne soprannominato "Seven Seas" (sette mari) sia per l’assonanza della pronuncia inglese della sigla 7C, sia per la potenzialità di trasportare il suo carico di 110 passeggeri in ogni parte del mondo.[1]

Dei 338 esemplari costruiti, realizzati tra il 1953 ed il 1958, la maggior parte sono stati convertiti alla versione DC-7F cargo o rottamati, tuttavia alcuni di essi risultano ancora operativi nella lotta aerea antincendio, nella localizzazione dei satelliti artificiali e nelle competizioni aeronautiche.[1]

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

La forte competizione postbellica fra Douglas e Lockheed nel mercato dei velivoli a lungo raggio produsse svariati e bellissimi modelli di successo.

Il Douglas DC-7 fu l'ultimo prodotto della famiglia dei quadrimotori a pistoni iniziata con il DC-4 ed anche l'ultimo aereo ad elica dell'industria di Donald Wills Douglas. Con i suoi potenti motori radiali turbocompressi Wright, il DC-7 venne commercializzato nel 1953, riscuotendo subito grande successo tra le compagnie aeree.

La produzione cessò nel 1958 con 338 aeromobili venduti, di cui 128 dell'ultima serie, che gli valse il soprannome di Seven Seas da parte della BOAC.

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

DC-7A
prima versione avviata alla produzione in serie, caratterizzata dalla cabina passeggeri da 65 posti. In produzione fino al 1954 e realizzata in 105 esemplari.
DC-7B
seconda versione, versione a lungo raggio, da 93 posti circa, riadattabile a cargo. Fino al 1956
DC-7C Seven Seas
ultimo sviluppo, versione a lungo raggio con capacità di volo transatlantico senza scalo, equipaggiata con motori R-3350 turbo-compound da 3 400 hp (2 540 kW) e dotata di serbatoi di combustibile dalla maggior capienza, integrati nelle semiali dall'apertura maggiorata: realizzata in 121 esemplari.
DC-7D
variante turboelica pianificata ma mai costruita caratterizzata dall'impianto propulsivo basato su quattro Rolls-Royce Tyne.
DC-7F
conversione cargo da esemplari già prodotti.[4]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Civili[modifica | modifica wikitesto]

(lista parziale)

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Colombia Colombia
operò con un DC-7B ed un DC-7C
Bandiera della Francia Francia
operò con tre DC-7C
Bandiera del Messico Messico
operò con un DC-7B
Bandiera della Rhodesia Rhodesia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Douglas DC-7 Commercial Transport, su Boeing, http://www.boeing.com/. URL consultato il 16 agosto 2012.
  2. ^ (EN) Maksim Starostin, Douglas DC-7, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 16 agosto 2012.
  3. ^ (EN) Douglas DC-7 Technical Specifications, su American Museum of Aviation, http://www.prop-liners.com/, 20 marzo 2011. URL consultato il 16 agosto 2012.
  4. ^ (RU) Douglas DC-7F, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 16 agosto 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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