Documenti papali mariologici

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Madonna con Bambino, Maestro di Badia a Isola, c. 1300

I documenti papali mariologici sono una serie di documenti promulgati dai pontefici nel corso dei secoli aventi per argomento Maria e la mariologia. Quest'ultima disciplina è stata sviluppata dai teologi sulla base non solo delle Scritture e della tradizione cristiana, ma anche sul sensus fidei dei fedeli nel loro complesso, "dai vescovi all'ultimo dei fedeli",[1] e i documenti papali hanno raccolto questi sviluppi, definendo dei dogmi mariani, contribuendo a diffondere delle dottrine e ad incoraggiare devozioni all'interno della Chiesa cattolica.

Certi papi sono stati molto influenti nello sviluppo della dottrina e della venerazione della Beata Vergine Maria. Essi presero delle decisioni non solo nel campo delle credenze mariane ma anche nelle pratiche e nelle devozioni alla Madonna. Prima del XX secolo, i papi promulgavano la venerazione alla Madonna autorizzando nuove feste mariane, preghiere, iniziative e concedendo specifici privilegi a ordini, chiese e santuari. A partire da papa Leone XIII, i papi hanno iniziato a promulgare encicliche, lettere apostoliche e dogmi (Immacolata Concezione e Assunzione di Maria) di spirito prettamente mariologico.

Sfondo storico[modifica | modifica wikitesto]

Storicamente una bolla papale è una "lettera apostolica con sigillo di piombo."[2] Una bolla papale è un decreto ufficiale. In termini di formalità, le bolle papali e le costituzioni apostoliche stanno sopra le encicliche, le quali seguono immediatamente le lettere apostoliche in ordine di importanza. Una costituzione apostolica è il decreto più alto emesso da un pontefice ed è generalmente emessa in forma di bolla, timbrata e firmata dal pontefice. Per loro natura, le costituzioni apostoliche sono rivolte ai cristiani, mentre le encicliche sono dirette a patriarchi, primati, arcivescovi e vescovi in comunione con la Santa Sede.[3]

Dogmi[modifica | modifica wikitesto]

La verginità perpetua di Maria[modifica | modifica wikitesto]

  • Dominici gregis – Questa bolla papale venne emessa da papa Clemente VIII il 3 febbraio 1603. Essa considera la pietà mariana come la base per la Chiesa e condanna un certo numero di errori fatti nei secoli, tra cui la negazione della verginità di Maria.[4]

Madre di Dio[modifica | modifica wikitesto]

Questo dogma venne deciso dal Concilio di Efeso sotto la pena dell'anatema per quanti non vi credano. Esso venne promulgato nel contesto dell'eresia ariana che ribadiva che Maria fosse unicamente "Christotokos" (Madre di Cristo) più che "Theotokos" (Madre di Dio).

L'Immacolata Concezione[modifica | modifica wikitesto]

  • Cum Praeexcelsa, una bolla di Sisto IV emessa il 28 febbraio 1476, durante la peste, prevedeva la celebrazione di una messa o un officio sacro per la festa dell'Immacolata Concezione.[5]
  • Ubi Primum è un'enciclica di papa Pio IX ai vescovi della Chiesa cattolica nella quale si chiedeva la loro opinione sulla definizione del dogma dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria. Venne emessa il 2 febbraio 1849.[6]
  • Ineffabilis Deus – In questa bolla papale di fondamentale importanza (il titolo latino significa "Dio ineffabile") papa Pio IX definì ex cathedra il dogma dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria. Il decreto venne promulgato l'8 dicembre 1854, la data dell'annuale festa dell'Immacolata Concezione. Il decreto fa un breve excursus sulla storia della Chiesa, citando le radici a lungo corso della festa della Concezione di Maria come tradizione significativa nelle chiese occidentali ed orientali. Essa riporta inoltre l'opinione dei vescovi di tutto il mondo emersa dal sondaggio del 1849. (Il decreto era stato preceduto dall'enciclica Ubi primum del 2 febbraio 1849).
Stemma di Pio X
  • Ad diem illum laetissimum – Questa enciclica di papa Pio X sull'Immacolata Concezione, venne pubblicata il 2 febbraio 1904, nel primo anno del suo pontificato. Venne emessa per commemorare il cinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione. Essa è un documento importante in quanto spiega la mariologia di Pio X. Una delle ragioni per cui il papa è stato spinto ascrivere l'enciclica fu il suo desiderio di restaurare tutte le cose in Cristo che egli pose anche nel suo motto: Instaurare omnia in Christo; per fare ciò non vi è strada più diretta e sicura di Maria.[7]

L'Assunzione[modifica | modifica wikitesto]

Maria Regina del Cielo[modifica | modifica wikitesto]

  • Ad Caeli Reginam – Questa enciclica venne pubblicata da papa Pio XII sulla festa della Maternità della Beata Vergine Maria l'11 ottobre 1954. L'enciclica è un elemento importante nella mariologia di papa Pio XII col quale egli stabilì la festa della Regalità di Maria.[12]

Maria, come intercessore di Pace[modifica | modifica wikitesto]

Firma di Pio XII
  • Auspicia Quaedam – è un'enciclica di papa Pio XII pubblicata il 1º maggio 1948, che riguarda le preghiere pubbliche in tutto il mondo alla Madonna per la pace.[13]
  • Christi Matri – è un'enciclica di papa Paolo VI pubblicata il 15 settembre 1966, richiedendo una particolare devozione a Maria nel mese di ottobre per invocare la pace.[14]

Sul Rosario[modifica | modifica wikitesto]

  • Superiore Anno, enciclica pubblicata il 30 agosto 1884 da Leone XIII "sulla recita del Rosario".[18]
  • Ingruentium Malorum – Questa enciclica di Pio XII si focalizza sul Rosario. Venne pubblicata il 15 settembre (festa dell'Addolorata) 1951. L'enciclica ribadisce come, dall'inizio del suo pontificato, papa Pio XII abbia affidato alla Madre di Dio il destino dell'umana famiglia. Il papa ha supportato fortemente l'idea che le famiglie cattoliche debbano pregare insieme.[21]
Stemma di Giovanni Paolo II con la croce mariana
  • Rosarium Virginis Mariae – questa lettera apostolica di papa Giovanni Paolo II venne pubblicata il 16 ottobre 2002. Essa riguarda il Rosario visto come un compendio del messaggio del Vangelo: Il Rosario, tramite un chiaro richiamo mariano, è una preghiera cristocentrica. Nella sobrietà dei suoi elementi, ha tutta la profondità del messaggio evangelico nella sua interezza, del quale possiamo definirlo un compendio. La lettera riafferma la potenza del Rosario e stabilisce come attraverso il Rosario il fedele riceva grazie abbondanti, come attraverso le mani della Madre del Redentore.[22]

Congregazioni mariane[modifica | modifica wikitesto]

  • Gloriosae Dominae – di papa Benedetto XIV venne pubblicata il 27 settembre 1748. Nella sua lettera apostolica papa Benedetto XIV chiamò la Vergine Maria "Regina del Cielo e della Terra", riconoscendole una sovranità conferitale da Dio.
  • Bis saeculari – Questa costituzione apostolica venne promulgata da papa Pio XII il 27 settembre 1948, nel duecentesimo anniversario della bolla papale Gloriosae Dominae di papa Benedetto XIV del 1748. Essa è importante dal momento che riguarda le Congregazioni mariane, associazioni di persone, sodali, dedicate alla vita cristiana, seguendo il modello della Vergine Maria. In Bis Saeculari, papa Pio XII puntò sull'importanza della vita secondo Maria nella Chiesa che produce vite e sacerdoti santi.[23]

Altri documenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Marialis Cultuspapa Paolo VI pubblicò questa esortazione apostolica il 2 febbraio 1974. La lettera aveva il sottotitolo, per il giusto orientamento e lo sviluppo della devozione alla Beata Vergine Maria. Il documento non si focalizza su specifici temi mariologici, ma chiarifica il modo in cui la Chiesa cattolica celebra le liturgie che commemorano Maria e la devozione mariana. La preparazione del documento richiese quattro anni per la sua redazione.[25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catechism of the Catholic Church, 92
  2. ^ Thurston, Herbert. "Bulls and Briefs." The Catholic Encyclopedia Vol. 3. New York: Robert Appleton Company, 1908. 23 August 2017
  3. ^ Mann, Stephanie A., "What Is a Papal Bull?", Our Sunday Visitor, 1 settembre 2016, su osv.com. URL consultato il 17 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2020).
  4. ^ The mystery of Mary by Paul Haffner 2004 ISBN 0852446500 p. 120
  5. ^ Portale di Mariologia, su latheotokos.it. URL consultato il 6 gennaio 2021.
  6. ^ Papa Pio IX, Enciclica Ubi primum, 2 febbraio 1849
  7. ^ Papa Pio X, Enciclica Ad diem illum laetissimum, §7, 2 febbraio 1904
  8. ^ Papa Pio XII, Enciclica Fulgens Corona, 8 settembre 1953
  9. ^ Papa Pio XII, Enciclica Deiparae Virginis Mariae, 1º maggio 1946
  10. ^ McNally, Terrence, What Every Catholic Should Know about Mary ISBN 1-4415-1051-6 p. 113
  11. ^ Papa Pio XII, Costituzione apostolica Munificentissimus Deus, 1º novembre 1950
  12. ^ Papa Pio XII, Enciclica Ad Caeli Reginam, 11 ottobre 1954
  13. ^ Papa Pio XII, Enciclica Auspicia quaedam, 1º maggio 1948
  14. ^ Papa Paolo VI, Christi Matri, 15 settembre 1966
  15. ^ of the Popes and Councils on the Blessed Virgin Mary", University of Dayton, su campus.udayton.edu. URL consultato il 17 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2011).
  16. ^ "The Rosary Predated St. Dominic", Zenit, 17 October 2002
  17. ^ Papa Leone XIII, Enciclica Supremi apostolatus officio, 1º settembre 1883
  18. ^ Papa Leone XIII, Enciclica Papa Leone XIII, Superiore anno 30 agosto 1884
  19. ^ The Christian Faith: In the Doctrinal Documents of the Catholic Church by Jacques Dupuis 2001 ISBN 0-8189-0893-9 p. 285
  20. ^ Papa Leone XIII, Enciclica Octobri mense, 22 settembre 1891
  21. ^ Papa Pio XII, Enciclica Ingruentium malorum, 15 settembre 1951
  22. ^ Papa Giovanni Paolo II, Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, 16 ottobre 2002
  23. ^ (LA) Bis Saeculari 13
  24. ^ Esortazione apostolica Signum Magnum
  25. ^ Esortazione apostolica Marialis Cultus
  26. ^ Papa Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, Libreria Editrice Vaticana

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]