Discussione:Trilogia dello Sprawl

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Midnight Bird ha modificato il link "Johnny Mnemonico" in "Johnny Mnemonic". Io ho ripristinato la mia digitazione inziale poichè il titolo di tale racconto è stato tradotto nella versione italiana. È vero che in Italia il titolo dell'omonima pellicola cinematografica non è stato tradotto, tuttavia mi sembrerebbe più corretto riferirsi al racconto sebbene esso sia indubbiamente meno celebre. --Charles Verzeletti (msg) 10:41, 29 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Ok, cambio, non avevo letto bene la differenz. Comunque servono fonti.--Midnight bird 11:12, 29 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Come fonte si può consultare il volume originale de "La notte che bruciammo Chrome" pubblicato da Mondadori nella collana "Interno Giallo" (hardcover), che è la versione sulla base della quale mi sono basato.--Charles Verzeletti (msg) 12:24, 29 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Scusate: in questa voce ci sono diverse imprecisioni: il termine Trilogia dello Sprawl è riferito esclusivamente ai tre romanzi Neuromante, Giù nel Cyberspazio, Monna Lisa Cyberpunk. E' vero che alcuni racconti scritti precedentemente da Gibson e raccolti nell'antologia La notte che bruciammo Chrome condividono buona parte d'ambientazione e personaggi e sono propedeutici ai romanzi successivi, ma definire doppia trilogia la Trilogia dello Sprawl è inesatto, oltre che semanticamente illogico (a quel punto bisognerebbe definirla sestologia). Ho notato, inoltre, diverse inesattezze sparse: la presunta data del 2020 come probabile data di ambientazione delle vicende narrate; in realtà lo stesso Gibson, in un intervista parla di un probabile 2035. La locuzione futuro alternativo è fuorviante in quanto può far pensare ad un ambientazione ucronica, il che non è. La trilogia dello Sprawl è forse legata alla trilogia del Ponte mi pare un'affermazione gratuita/soggettiva: non esiste alcuna evidenza/fonte che indichi una cosa del genere. Dello stesso tenore diverse affermazioni nel testo ed alcune indicazioni inesatte nella voce Personaggi e luoghi. Negativa, a mio avviso, la completa assenza di fonti. Naturalmente sono disponibile al confronto e a dare il mio contributo. Phant, 19/12/2010

Non sono ancora molto pratico, perciò ho indicato le fonti come "bibliografia". Fra le altre, mi sono rifatto anche ai vari saggi di Daniele Brolli contenuti in Cavalieri elettrici (che ho citato anche nella pagina di Gibson stesso), nei quali il Brolli sostiene il collegamento temporale con la trilogia del Ponte e il 2020 come ambientazione, nonché alle introduzioni dei vari romanzi, affidate ad anonimi compilatori. Sul termine "doppia trilogia" Phant ha ragione, anche se il termine sestologia non è italiano ( si dice esalogia). In ogni caso, provvedo a modificare, presentando i tre racconti come un'anticipazione della trilogia. Ah, ho riguardato la voce personaggi e luoghi (che ora ho separato) e non vi ho trovato nulla di sbagliato, pur avendo riletto recentemente i romanzi. Forse è una mia disattenzione... --Charles Verzeletti (msg) 08:40, 4 ago 2011 (CEST)[rispondi]

Se però qualcuno può linkare l'intervista in cui Gibson afferma la datazione del 2035, credo che l'articolo ne guadagnerebbe non poco. Io purtroppo non ne sono a conoscenza, mi spiace...--Charles Verzeletti (msg) 08:45, 4 ago 2011 (CEST)[rispondi]

Le fonti vanno indicate per ogni affermazione oggettiva; per farti un'idea di come funzionano tecnicamente puoi prendere qualsiasi voce e verificare nella pagina di editing del testo.

  • Personalmente eviterei affermazioni che non si evincono chiaramente dal testo: per esempio "il potere politico è quasi scomparso" è una deduzione (anche ragionevole per certi versi) che ne fai tu, ma che non viene mai esplicitata dall'autore, in nessuno dei tre romanzi (a mia memoria, se sbaglio correggimi).
  • Qui trovi l'intervista in cui Gibson indica la data di ambientazione in un ipotetico 2035: http://www.fantascienza.com/magazine/speciali/6790/intervista-con-william-gibson/
  • Per quanto riguarda la parte Personaggi ricorrenti ti segnalo alcune (piccole) imprecisioni: gli impianti oculari di Molly non sono "saldate nel cranio e impiantate al posto degli occhi". Dal testo si evince chiaramente che sono delle lenti poste (impiantate) SOPRA gli occhi stessi, non al posto loro.
  • Per quanto riguarda il riferimento alle Multinazionali: l'indicazione multinazionali tecnologiche è troppo generico, quasi impreciso. La stessa Tessier-Ashpool viene indicata da Gibson più come un Clan che una vera e propria Multinazionale. Villa Straylight è la dimora di famiglia, non la sede della compagnia, che non viene mai precisamente indicata. "Ono-Sendai, produttrice di computer" è errato: la Multinazionale (che produce l'interfaccia Ono-Sendai Cyberspace 7) è l'Hosaka.
  • Nella sezione Luoghi, l'aeroporto Narita viene citato anche in Neuromante. Chiba City non è "la Tokyo del 2020" ma una città vera e propria (che, tra l'altro, esiste realmente); fa parte della cosiddetta Grande Area di Tokyo ma è una città a se stante (e nel romanzo viene così intesa). --Phant