Discussione:Tertium non datur
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Confusione[modifica wikitesto]
Nel testo c'è un'evidente confusione tra il principio di bivalenza (principio assunto in logica classica secondo cui una proposizione può essere vera o falsa e no ci sono altre possibilità) e il principio del terzo escluso (la tautologia della logica classica ). È chiaro che i due concetti sono strettamente legati tra loro, ma non coincidono.
- Bene, modifica il testo! -- .mau. ✉ 13:49, 10 feb 2007 (CET)
- Da quanto detto sopra, risulta opportuno integrare la voce con la dimostrazione del Lemmon. Saluti, Micheledisaveriosp
Logica proposizionale[modifica wikitesto]
Comunemente si ritiene che il sillogismo aristotelico non si possa tradurre nella sintassi della logica proposizionale. Eppure, i suoi fondamenti sono tutti dimostrati e riconosciuti come leggi universali della logica proposizionale: principio di identità, di non-contraddizione del terzo escluso. Le formule evidenziate nella voce permettono di derivare il principio di identità a partire da quello del terzo escluso.
Le ultime due tabelle mostrano che se A implica la propria negazione, allora A è falsa e la negazione è vera. In modo analogo, se A implica B e la sua negazione, allora A è falsa e la sua negazione è vera. Si possono vedere in questo movimento le tre fasi della dialettica hegeliana: A, B unitamente a non-B, non-A. Oppure, vista in termini logici non temporali, si può interpretare questa dimostrazione come l'impossibilità logica della dialettica hegeliana. Saluti, Micheledisaveriosp