Discussione:Tempio di Giove Ottimo Massimo

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Antica Roma
Roma
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Monitoraggio effettuato nel settembre 2011

Dal momento che avevo evinto un evidente errore riguardante la proporzione vitruviana dell'areostilo, mi ero permesso di correggere la voce, dando peraltro precise indicazioni bibliografiche: DAVID NAPOLITANO, "Delle cinque specie degli intercolumni", in "L’uomo del Rinascimento", Catalogo della mostra albertiana di Palazzo Strozzi, Firenze 2006.

Nel terzo libro del De architectura Vitruvio non esprime affatto il proporzionamento dell'intercolumnio con un rapporto pari o superiore a 4 volte il diametro della colonna, ma si limita a dire che lo spazio intercolumnare dell'areostilo è molto ampio e che in esso non si possono usare architravi di pietra né di marmo, ma solo travi di legno solide: "Species autem aedium sunt quinque, quarum ea sunt vocabula: pycnostylos, id est crebris columnis, systylos paulo remissionibus spatiis intercolumniorum, diastylos amplius quam oportet patentibus, rare inter se diductis araeostylos, eustylos intervallorum iusta distributione. Ergo pycnostylos est, cuius intercolumnio unius et dimidiatae columnae crassitudo interponi potest [...]. Item systylos est, in qua duarum columnarum crassitudo in intercolumnio poterit conlocari [...]. Diastyli autem haec erit compositio, cum trium columnarum crassitudinem intercolumnio interponere possumus [...]. In araeostylis autem nec lapideis nec marmoreis epistyliis uti datur, sed inponendae de materia trabes perpetuae [...]. Reddenda nunc est eustyli ratio [...]. namque facienda sunt in intervallis spatia duarum columnarum et quartae partis columnae crassitudinis" M. VITRUVIO POLLIONE, De Architectura, Liber III, cap. 3, 1-6.

Nonostante la proporzione dell'intercolumnio del tempio non sia stata esplicitata dall'architetto romano, nondimeno è abbastanza facile calcolare il suo valore attraverso il sistema matematico al quale la struttura delle cinque specie di templi soggiace: tale rapporto è pari a 3 volte e 3/8 il diametro della colonna. Tale proporzione, facilmente desumibile dalla stessa dottrina armonica che regola le proporzioni del tempio, utilizzata nell'antichità nei casi appropriati, viene esplicitata nel De re aedificatoria del Leon Battista Alberti: "in dispansis autem capiet nihilo plus quam tris, additis ex octo unius columnae partibus etiam tribus" LEON BATTISTA ALBERTI, De re aedificatoria, VII, 6.

La proporzione di 4 o più di 4 diametri che è stata riportata erroneamente qui su wikipedia non trova riscontro in nessuna parte del trattato vitruviano. Anche volendo arbitrariamente considerare le proporzioni degli edifici privati, che tuttavia in Vitruvio hanno una definizione assai diversa da quella armonicamente rigorosissima del tempio, egli ci dice semplicemente, senza alcuna classificazione, che le colonne del peristilio non possono avere un intercolumnio minore di 3 e maggiore di 4 diametri. Al di là del fatto che il rapporto riportato sarebbe comunque errato, apparirebbe tuttavia evidente che il voler assimilare il blando proporzionamento di un peristilio di una casa privata a quello rigoroso del colonnato del tempio sia una forzatura grossolana e inaccettabile, a maggior ragione per il fatto che Vitruvio definisce come areostilo non un tipo di intercolumnio, bensì un tipo di tempio che ha un particolare intercolumnio: "species auterm aedium sunt quinque" e non "species intercolumniorum"! Dal momento che la correzione da me fatta è stata cancellata, insieme ai precisi rimandi bibliografici riferiti agli studi compiuti sulla dimostrazione inequivocabile dell'esatto valore della proporzione vitruviana (della quale cosa, a dire il vero, non comprendo il motivo, giacché prima di cancellare si poteva tranquillamente verificare la bontà della correzione), spero che possa correggersi l'errore. Grazie.

Indipendentemente dalle precise parole di Vitruvio, nella letteratura archeologica è comune indicare come "aerostilo" un colonnato indicato con quelle proporzioni. E in questa pagina il dato è solo un'indicazione sintetica e standard: come messo da Leon Battista Alberti è un'indicazione derivata dalle concezioni rinascimentali e piuttosto sarebbe utile indicare, non solo quella, ma magari tutta la discussione nel tempo, in una pagina dedicata alla tipologia dei colonnati, non qui. Dal punto di vista del lettore qui sarebbe solo una divagazione poco utile allo scopo. Comunque correggo la frase. MM (msg) 09:55, 13 gen 2012 (CET)[rispondi]